Queste passeggiate a cavallo collegano l'Emilia Romagna alla Toscana lungo due parchi: quello del Parco del Delta " Ferrara Ravenna " e il Parco dell' Uccellina ( Grosseto ), attraversando il Parco delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna. Nella parte dell'Appennino Romagnolo ricalca la vecchia strada che collegava Firenze a Castrocaro - Terra del Sole.
Lido delle Nazioni a Comacchio: 26 km
Percorso tutto nella pianura romagnola, di grande bellezza in mezzo a valli salmastre e di acqua dolce. Il paesaggio è costituito da sabbia, macchia mediterranea, pioppeti e paludi. Da notare l' avifauna, a cominciare dall'airone cinerino, il fenicottero rosa, il cormorano. Comacchio è splendida (è conosciuta come una piccola Venezia) con i suoi ponti e i suoi canali. Famosa per l'allevamento dell'anguilla.
Da visitare il Museo delle Valli.
Comacchio a S.Alberto: 18
Percorso per tutti, in pianura. Si costeggiano le famose Valli di Comacchio. Si tratta di uno specchio d'acqua di 10.000 ettari, attraversato da dossi e delimitato da argini. E' qui che i pescatori (da notare i loro antichi casoni) allevano le anguille. Caratteristico l'attraversamento del Reno in Traghetto.
S.Alberto a Porto Corsini: 16 km
Questo itinerario copre un altro tratto delle Valli di Comacchio e arriva a Valle Bertuzzi.Siamo, ripetiamo, in uno degli ambienti vallivi più belli d'Italia, una grande oasi rigorosamente protetta. In zona si possono vedere le antiche Saline e la necropoli di Spina.
Porto Corsini a Bagnacavallo: 2 km
Con questo percorso si lascia la valle Bertuzzi e si segue l'argine del fiume Lamone. Non ci sono difficoltà particolari da segnalare, l'itinerario si svolge in pianura. Bagnacavallo è una cittadina molto graziosa a pianta medioevale con una bella atmosfera. Da vedere la suggestiva Piazza Nuova e la pieve protoromanica di San Pietro in Silvis.
Bagnacavallo a Faenza: 22/25 km
L'intero percorso si svolge in pianura e sull'argine: basta seguire il corso del fiume Lamone. Faenza, bella città d'arte rinascimentale, è famosa per le sue ceramiche artistiche. Una tradizione che risale addirittura al 1300 e che non si è mai interrotta: esistono ancora circa 60 botteghe d'arte in città e l' importante Museo internazionale delle Ceramiche.
Faenza a Catrocaro -Terra del Sole: 12/15 km
La partenza è al Centro Civico Rioni di Faenza. Da qui si procede in direzione Modigliana, sul fiume Marzeno e verso il centro Ippico Amico Cavallo. Si cavalca fino all'Agriturismo Laghetto del Sole. Poi il percorso passa per Santa Lucia - Monte Poggiolo e si conclude a Morticino.
Castrocaro a Rocca San Casciano: 22 km)
Bello, ma impegnativo. La tratta comincia infatti subito a salire e si arrampica in territorio appenninico, in mezzo a grandi boschi. Arrivati a Rocca San Casciano, proprio sul crinale, si può decidere di fare una digressione a Modigliana. Si può rientrare sul percorso a Portico di Romagna.
Rocca San Casciano a Portico di Romagna: 14 km
Anche questo itinerario si svolge sul crinale ed è quindi adatto a cavalieri un po' più esperti. Il paesaggio è appenninico e boscoso. Una curiosità di questa zona il cosiddetto "Vulcanetto", appena sopra Portico di Romagna. Si tratta di un fenomeno geologico: un'emissione di gas che brucia continuamente (è sul percorso di collegamento con Modigliana).
Portico di Romagna a San Benedetto in Alpe: 20 km
Un modo per passare una giornata intensa, anche se un po' impegnativa, visto che si procede in territorio appenninico e all'interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterone e Campigna. Tutt'intorno si vedono abeti, ruscelli e suggestive cascate. Questa particolare tratta si svolge nella zona del Passo del Muraglione a cavallo fra Romagna e Toscana. Notevoli le Cascate dell'Acquacheta.
San Benedetto in Alpe a Campigna: 14/22 km
Ci si muove all'interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Il parco si estende per 36.000 ettari sul crinale tosco-romagnolo: oltre 18.000 ettari sono compresi nella parte romagnola. Cantarono di questi paesaggi così mistici, poeti come Dante e Ariosto. Il patrimonio faunistico del parco è probabilmente il più ricco e diversificato di tutto l'Appennino Settentrionale: lupo, cinghiale, cervo, daino, capriolo, ghiro, scoiattolo e il topo selvatico dal collo giallo. Per raggiungere il rifugio ci sono due possibilità: o direttamente sulla Strada Forestale o per Premilcuore.