Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza

Il Museo internazionale delle ceramiche, con sede nell’ex Convento di San Maglorio, nacque per volontà di Gaetano Ballardini, in occasione della Esposizione del 1908 per il terzo centenario della nascita dello scienziato faentino Evangelista Torricelli.

Nel 1912 lo Statuto, approvato con Regio Decreto, prevedeva tra i suoi scopi di “raccogliere pubblicazioni in modo da offrire agli studiosi un materiale bibliografico di critica, di storia, di arte, di tecnologia ceramica”. Negli anni che seguirono, la Biblioteca si arricchì di preziosi volumi tanto che nel 1929 il Ballardini, partecipando al Iº Congresso mondiale delle biblioteche e di bibliografia, la definiva come un fondo consistente, per l’Italia, di materiale di studio in continuo aumento.

La crescita della Biblioteca subì un brusco arresto nel periodo della 2ª Guerra mondiale, quando, per preservare le collezioni del Museo e il patrimonio librario, si provvide al loro “sfollamento” fuori città. Purtroppo dei 10.800 volumi che componevano la raccolta, oltre la metà vennero saccheggiati o distrutti nel crollo dell’edificio che li ospitava. Nello stesso tempo anche la sede del Museo subiva gravi danni dal bombardamento del 13 maggio 1944 e la Biblioteca stessa, con tutti i suoi arredi, ne veniva completamente distrutta. Nel dopoguerra la Biblioteca venne ricostruita con i materiali salvatisi, circa 4.000 tra volumi e opuscoli e vennero ricostruite le scaffalature in legno su progetto dell’arch. Ennio Golfieri.


Biblioteca Faenza

Grazie ad un legato del dr. Paolo Galli e alle generose donazioni che seguirono negli anni Cinquanta (tra i donatori citiamo Georges Haumont, il Card. Amleto Cicognani, il conte Zauli Naldi, lo stesso G. Ballardini), la Biblioteca potè reintegrare le lacune della propria raccolta.

Il fiorire degli studi di ceramica nell’ultimo ventennio, l’accurata politica dei cambi e delle acquisizioni, e l’attività di recensione e segnalazione sulla rivista del Museo “Faenza”, hanno portato ad un incremento del patrimonio della Biblioteca romagnola attualmente attestato oltre i 50.000 volumi, con opere provenienti da tutto il mondo. La maggior parte delle pubblicazioni riguardanti la ceramica sono organizzate secondo un ordinamento topografico che copre tutte le nazioni (con particolare riguardo per i centri di produzione italiani ed europei ed un settore dedicato specificatamente alla ceramica faentina), con settori specifici per la tecnologia, la conservazione e il restauro.

Non mancano settori dedicati alle altre discipline artistiche (pittura, scultura, architettura), all’archeologia e alle antiche civiltà, alle arti decorative e minori, alla grafica (stampe e disegni) al design ecc., cioè a tutte quelle discipline ausiliarie fondamentali per uno studio completo della ceramica in Romagna.



Altro sulle ceramiche:

Informazioni sulla Biblioteca


Via Campidori, 2 48018 FAENZA (RA)

Tel. 0546-697303/ 697301 Fax 0546-27141

ORARI  Lunedì- giorno di chiusura martedì-mercoledì 9-13; 14-17

giovedì-venerdì 9-13

sabato 9-12:30

Chiusura nel mese di agosto