Il cavallo Delta deve il suo nome alla zona della Romagna dove nasce questa razza: ovvero il Delta del fiume Po. È un diretto discendente del cavallo della Camargue e mantiene le medesime caratteristiche, secondo alcuni anche irrobustite. Difficile l'habitat: vive libero in branchi, tra scarsa vegetazione e acqua salmastra, poca erba, ma nonostante questo nel giro di 15 anni dai pochi esemplari censiti ora si contano circa 600 capi di cui almeno 120 concentrati nel Parco del Delta del Po.
Robusto, agile, dal portamento fiero, si presenta scuro nei primi anni della sua vita, per poi divenire grigio chiaro da adulto. Ha un mantello molto folto che gli permette si sopportare in inverno il freddo pungente e umido della palude e in estate l'assalto di milioni di zanzare e tafani.
Non ha certo la possibilità di riposarsi molto, questo docile e dolce cavallo che per mangiare deve destreggiarsi tra canne e giunchi; i suoi zoccoli, naturalmente senza ferri, sono un po' più grandi rispetto a quelli dei suoi simili, per permettergli di muoversi senza sprofondare nei terreni paludosi caratteristici del Delta del Po.
Grazie all'attenzione che gli allevatori hanno posto nella selezione dei capi e alle condizioni ambientali del Delta del Po, simili a quelle del Rodano, dove vive il Camargue, ma meno difficili, con meno vento e più vegetazione, si possono osservare negli animali alcuni miglioramenti nei caratteri morfologici. A tutela della razza equina Delta è nata nel 1996 l'Associazione Nazionale Cavallo Delta che ha l'obiettivo di migliorare e perfezionare la razza e il relativo Registro Regionale Emilia Romagna che iscrive tutte le nascite e gli spostamenti nel territorio nazionale dei capi.
L'Anacid si occupa del miglioramento genetico, iscrivendo all'albo genealogico solo i soggetti approvati dopo attente e severe valutazioni dei requisiti e conferendo quindi ai Delta un'identità precisa.
Nonostante il Cavallo Delta nasca e cresca libero, ha un ottimo rapporto con l'uomo e viene utilizzato sia nelle attività legate al turismo equestre, sia negli allevamenti di bestiame per il suo spiccato "cow-sense", ovvero la capacità di muoversi tra il bestiame brado.
Agile e coraggioso come il suo ascendente francese, si adatta perfettamente all'ambiente e alle necessità umane. Importato dalla Camargue negli anni '80 per offrire al turismo un rapporto con il cavallo semplice e il più naturale possibile, diventa poi con il passare degli anni una nuova ricchezza per questo territorio non coltivabile, aspro e difficile che può essere amato solo attraverso delle sue caratteristiche. Con l'istituzione del parco, e la limitazione dell'intervento dell'uomo, sia i cavalli, sia gli uccelli, e quant'altro ancora, hanno potuto svilupparsi in armonia nel territorio romagnolo che, per quanto inospitale possa apparire ai nostri occhi, offre comunque libertà, la libertà necessaria a questi animali per riprodursi e mantenere il carattere fiero ma docile che li contraddistingue.
In considerazione delle peculiarità del Cavallo Delta, taglia piccola, capacità di muoversi in branco senza alcuna aggressività, il suo impiego nel turismo equestre ha dato risultati eccellenti, tanto da poter permettere anche ai principianti di godere di un'escursione a cavallo nel Parco del Delta, offrendo un rapporto armonico senza stress in uno dei pochi territori ancora selvaggi in Italia
Il cavallo Delta è inconfondibile anche per il suo mantello che nei piccoli è scuro, ma intorno ai tre anni diventa grigio chiaro a volte può presentarsi trotinato o moscato, con coda e criniera folte, testa armoniosa, fronte larga, occhi vivaci, narici mobili, orecchie piccole ben attaccate al capo.
Il collo è di media lunghezza e muscoloso; il garrese mediamente pronunciato e asciutto, il dorso dritto, di giusta lunghezza, muscolarmente ben sviluppato. La groppa è piuttosto corta leggermente inclinata, ottimi e solidi gli arti, stinco relativamente breve con tendini asciutti, ampie articolazioni ben conformate, piede compatto, resistente e largo (i Delta non vengono ferrati).
Testa: ben conformata, asciutta, non pesante, di forma quadrata, con fronte larga, profilo rettilineo o camuso, arcate orbitarie abbastanza rilevate, occhi vivaci, narici mobili, ganasce ben distanziate, orecchie piccole, mobili e ben attaccate;
Collo: ben attaccato, di media lunghezza, muscoloso, giustamente inclinato;
garrese: mediamente pronunciato e asciutto;
dorso: ben diretto, di giusta lunghezza, con buon sviluppo muscolare;
groppa: ben muscolata, piuttosto corta e leggermente inclinata;
Coda: giustamente attaccata, ben portata e mobile;
petto: di giusta lunghezza, abbastanza profondo, ben muscolato;
spalla: sufficientemente inclinata, di giusta lunghezza, muscolosa;
torace: profondo e ben disceso tra gli arti anteriori;
addome: ben sostenuto;
coscia e natica: di giusta lunghezza, ben diretta, muscolosa, mediamente convessa;
Arti: di solida costituzione, stinco relativamente breve, tendini asciutti;
articolazioni: ampie, ben conformate, ben dirette;
piede: compatto, ben conformato, resistente, relativamente largo;
appiombi: tendenzialmente corretti visti di fronte.
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