Per una suggestiva passeggiata immersa nel verde, la valle del torrente Marano, all'interno del territorio comunale di Montescudo di Rimini, è certamente una delle zone boschive dell'entroterra riminese della Romagna più incontaminate. Si tratta del Bosco di Albereto, vicino all'omonimo castello di Albereto, un esempio tipico di bosco residuo planiziale, ovvero che oggi sopravvive in limitate aree che sono scampate al disboscamento e all'insediamento agricolo.
Il bosco è completamente attraversabile a piedi, in un ambiente immerso nella natura davvero suggestivo, tra piante rare e piccoli animali. Questo tipo di bosco, che risulta fra i più importanti biotipi del Riminese, una volta ricopriva tutta la nostra regione, è ormai quasi completamente scomparso, perché è stato sostituito da insediamenti umani e coltivazioni agricole. Il bosco di Albereto è un ecosistema dove i componenti sono: gli alberi, gli arbusti, le erbacee gli animali superiori (erbivori e carnivori), gli insetti e la micro fauna, i funghi e i batteri (decompositori della sostanza organica quali: resti di animali, foglie secche, detriti vegetali), naturalmente insieme al suolo e al clima.
Si ritiene che prima del disboscamento connesso alle attività agricole e alle necessità di legna come combustibile per riscaldamento, l’intera valle fosse ricoperta da un’unica continuo bosco, interrotto solo dalle rupi e dal torrente.
Il clima all'interno del bosco di Albereto è influenzato da diversi fattori: dalla luce solare che penetra con intensità diversa in relazione alla ricchezza del manto arboreo, dalle diverse zone del bosco se più o meno fitto, ad esempio ai bordi e dalle stagioni. Si formano così combinazioni diverse e quindi avremo ambienti più bui o luminosi per tempi più o meno lunghi. La temperatura è legata alla qualità e quantità di luce che riesce a penetrare in un bosco, e quindi è diversa rispetto, ad esempio, ad un terreno scoperto poiché il bosco è un ambiente chiuso; infatti, in una calda giornata estiva, all'interno di un bosco la temperatura è più fresca, mentre in una notte invernale sentiremo meno freddo nel bosco che in un terreno scoperto.
Gli alberi poi, con la loro altezza, limitano l'effetto del vento che scompare addirittura nel fitto del bosco. La pioggia viene abbondantemente assorbita dalla superficie del suolo che è ricco di humus e perciò morbido e spugnoso riuscendo così a trattenere una grande quantità di acqua. E' noto infatti, che nelle calde giornate estive si formano delle nuvole sopra i boschi: questo perché tutta l'acqua immagazzinata nel bosco dopo una pioggia, viene traspirata dagli alberi.
Il suolo del bosco di Albereto è composto da sostanze inorganiche, non vive, cioè i minerali che derivano dalla frantumazione delle rocce per erosione ad opera dell'acqua. Le sostanze organiche, cioè detriti vegetali ed animali degradati fino a trasformarsi in Humus. L'humus si trova negli strati più superficiali del terreno che si presenta infatti di colore più scuro: il bosco è molto ricco di humus proprio perché è ricco di piante in decomposizione e di residui animali. Il tipo di suolo determina la vita di alcune specie di vegetali rispetto ad altri, ne condiziona la crescita e la resistenza alle malattie.
La vegetazione del bosco di Albereto è composta nel primo strato erbaceo dai vegetali non legnosi, il secondo strato arbustivo più basso, invece, da arbusti di piccole dimensioni; poi vengono gli arbusti un po' più grandi e le giovani piante, infine lo strato arboreo costituito da alberi di grandi dimensioni.
Nello strato erbaceo del bosco di Albereto crescono:
- La carota selvatica
- L'equiseto
- La menta
- La malva
- La viola mammola
- La felce
- Il gigaro
I piccoli arbusti
- La clematide
- Il rovo
- La ginestra
Arbusti grandi e cespugli
- II biancospino
- La rosa canina
- Il prugno
- Il sambuco
Gli Alberi nel bosco di Albereto
- La farnia
- La robinia
- L'ailanto (albero del paradiso)
- Il frassino
- Il pioppo cipressino,
Informazioni sul bosco
Il bosco di Albereto, occupa un’area di quasi 25 ettari sul versante destro della valle del Marano, lungo le pendici della dorsale che va da San Felice a Albereto e a Montirolo, nel territorio comunale di Montescudo di Rimini. Il bosco raggiunge un’altezza media di circa 250 metri sul livello del mare.
Come arrivare al Bosco di Albereto?
In auto risalendo la valle del Marano: da valle, giungendo subito dopo il bivio per Faetano, all’altro bivio per Albereto (20,3 chilometri da Rimini); da monte, puntando verso Albereto dopo aver raggiunto Montescudo 16 chilometri da Rimini. Una volta raggiunta la piccola frazione di Albereto, si parcheggia l'automobile e ci si incammina nel all'interno del bosco, dove si possono facilmente trovare more, funghi, tartufi e asparagi. Il bosco è anche meta di passeggiate a cavallo, rivolgendosi ai centri ippici locali. Per chi desidera utilizzare il navigatore satellitare per raggiungere il bosco di Albereto, può cliccare Indicazioni stradali dalla mappa.