Tra i numerosi borghi fortificati e castelli della Romagna, spicca quello di Albereto che si trova sulla cima di Montescudo, nelle colline romagnole riminesi in località Albereto. Si tratta, infatti, di un antico borgo medievale edificato nel territorio comunale di Montescudo, vicino al torrente Marano il quale segna il confine con la Repubblica di San Marino.
Il castello di Albereto
La fortificazione del castello è composta da quattro mura molto alte costruite a scarpata, ovvero le tipiche cinte murarie dello stile Malatestiano. Le due mura più lunghe misurano circa 63 metri, mentre quelle più corte misurano circa 45 metri.
Vi sono poi tre torri circolari, senza feritoie, di cui due poste agli angoli del lato Nord e una ai tre quarti del muro rivolto a Sud. L'ingresso al borgo fortificato, costruito su terrapieno all'altezza del camminamento di ronda, è uno solo ed è sul lato Est. Anticamente il perimetro del castello era circondato da un fossato e vi si accedeva tramite ponte levatoio in legno.
Gli edifici all'interno del castello sono raccolti in un isolato centrale, formato da tre strutture, e da altre case abitate lungo le mura a Nord. Le abitazioni del borgo sono di proprietà privata, in piccola parte abitate. Per chi vuole mangiare c'è anche un ampio casolare, con accesso dalla piazza del castello, che oggi è la sede di un caratteristico ristorante tipico, avvolto da una atmosfera medievale che il borgo conferisce a questa struttura.
Sul lato a Ovest si affaccia la piazza del castello, un ampio balcone panoramico rivolto verso la Repubblica di San Marino da cui si possono ammirare le splendide verdi campagne coltivate della valle del Conca, nell'entroterra riminese. Sulla sinistra del piazzale si nota subito la torre del campanile alta 12,5 metri, quello che rimane di una chiesa e della canonica andate completamente distrutte durante la seconda guerra mondiale.
Indicazioni stradali per arrivare al castello
Quando si percorre l'autostrada A14 (Bologna - Ancona) uscire al casello di Riccione, poi procedere seguendo le indicazioni per Coriano, e poi per Montescudo. Una volta arrivati a Montescudo, seguire le indicazioni per San Marino, oppure la segnaletica turistica specifica per il "castello di Albereto".
Indirizzo
Via Castello, Montescudo (RN). Telefono: 0541 984240.
Dal casello autostradale di Riccione, al castello di Albereto sono 18,3 Km, mentre dalla località di Montescudo sono 2,6 Km. Per chi desidera utilizzare il proprio navigatore satellitare per raggiungere il castello di Albereto, può accedere alle indicazioni direttamente dalla mappa sottostate:
La storia
Come accennato precedentemente, il castello di Albereto è completamente circondato dalla natura e gode di uno straordinario panorama, infatti dalle alte mura di sasso, costruite con la tipica difesa a scarpata, si apprezzano intere colline coltivate, mentre dalla terrazza belvedere lo sguardo del turista può arrivare fino alla città di Rimini.
Nonostante la prima notizia storica sul castello sia del 962, come tutti i comuni della vallata del Conca e lo stesso Montescudo, deve essere stato sotto il dominio dei romani. Infatti il nome storico romano del castello di Albereto è Castrum Albareti, derivante dalla foresta composta da querce, tigli, pioppi e pini in mezzo a cui la fortificazione era stata edificata. Grazie alla concessione di albereto ad Ulderico di Carpegna da parte dell’ Imperatore Ottone I, il territorio di Montescudo ed il suo Castello di Albereto vissero per lungo tempo un relativo benessere.
Le continue lotte per la supremazia della zona e il castello, a seguito di spregiudicate alleanze, provocarono guerre e controversie tra Guelfi e Ghibellini. Di questi ultimi facevano parte i Di Carpegna impegnati a far stringere un patto federativo con la famiglia guelfa dei Malatesta nel 1227.
In questi anni, non si sa bene per quale motivo, Albereto passò dai “Dì Carpegna”, oramai di Montefeltro, sotto la signoria di Giovanni di Buono e Manigoldo, di cui non si conosce il casato, ed infine, nel 1233, sotto la protezione di Rimini.
Ma le alterne vicende della lotta tra Papato ed Impero influenzarono anche il destino del castello di Albereto, il quale dai Malatesta ripassò ai Montefeltro e da ultimo fu riconquistato da Pandolfo Malatesta nel 1336, rimanendo comunque sotto la signoria riminese tranne la breve parentesi caratterizzata dalle conquiste del Duca Valentino Borgia, fino alla prima parte del XVI secolo, quando fu concesso dalla Chiesa a Nicola Guidi di Bagno.
Durante questo periodo l'evoluzione del castello vide aumentare all'interno del borgo gli ambienti abitativi fino a 33, inoltre il grande Sigismondo Malatesta, a metà del XV secolo, modernizzò le mura del castello di Albereto, con la tipica conformazione delle cinte murarie a Scarpata malatestiana, il diffuso sistema difensivo utilizzato infatti in molte Rocche della Romagna dai signori Malatesta.
In quel tempo all'interno del borgo fortificato vi era una chiesa con annesso il suo campanile, un complesso religioso denominato oratorio di “San Bernardino”. Purtroppo il castello di Albereto aveva subìto pesanti danni durante le due guerre mondiali, ed in particolare nel settembre del 1944 la distruzione della chiesa di San Bernardino e del campanile. Quest'ultimo comunque fu parzialmente restaurato nel 1953, e completamente risanato nel 2003.
Dopo il periodo in cui il dominio era di Napoleone, che aveva riunito i destini di Montescudo e Albereto nel III Distretto del riminese, fu con l’unità d’Italia che vennero incorporati nella provincia di Forlì. Oggi questo antico borgo fortificato, che costituisce una naturale terrazza sulla costa adriatica romagnola, assume quindi un consistente ruolo storico, culturale e turistico importante nel territorio del Comune di Montescudo.