Scalogno di Romagna IGP

Lo Scalogno di Romagna IGP è una cipolla dalla forma tipica ovale allungata simile all'aglio, lo Scalogno di Romagna IGP ha un colore bianco rosato, una consistenza fragrante e un sapore caratteristico che dona profumo ad ogni piatto. Il vero scalogno romagnolo è coltivato senza additivi chimici e deve riportare il marchio IGP.


Foto scalognoZona di produzione dello Scalogno di Romagna

Viene coltivato nelle province di Ravenna, Forlì Cesena e Bologna. A Riolo Terme si tiene la Fiera dello Scalogno

Uso dello Scalogno in cucina

E' usato spesso nella preparazione di salse e ragù, oppure soffritti per sughi, ripieni, farciture e per insaporire carni bollite e stracotti. Il termine scalogno deriva da Ascalon, il nome della città in Palestina che pare aver dato i natali a questo vegetale.
Scalogno di Romagna
Il suo utilizzo in cucina iniziò a diffondersi nel Rinascimento, grazie al successo che incontrò sopratutto presso le corti aristocratiche. Ortaggio della famiglia delle Liliacee, come l'Aglio e la Cipolla, lo scalogno di Romagna non subisce trattamenti che non siano naturali: per la sua coltivazione in Romagna non si ricorre a fertilizzanti chimici o fitofarmaci, al fine di preservare le caratteristiche identificative del prodotto e difendere l'ambiente in cui cresce. Si coltiva su terreni ricchi di sostanze nutritive, soleggiati e adeguatamente innaffiati. La semina dello Scalogno I.G.P avviene nei mesi invernali, mentre la raccolta si effettua in estate; Si trova in commercio da Luglio in poi.

Come si consuma lo Scalogno

Lo Scalogno svolge un indubbio ruolo salutare offrendo una serie di benefiche proprietà naturali: è disintossicante, ha proprietà diuretiche, svolge funzioni antiossidanti grazie al suo contenuto in selenio ed è ricco di vitamine A e C, quest’ultima presente solo se consumato crudo.

Tagliere con scalogno
Lo scalogno di Romagna IGP è un alimento molto versatile che entra in un elenco sterminato di ricette. Esprime la sua duttilità nei condimenti in genere, conferendo ai piatti morbidezze e aromaticità di notevole garbo ed eleganza. Si utilizza nella preparazione di salse, sughi, zuppe, soffritti, ripieni, farciture e in accompagnamento a brasati, stufati, arrosti, carni bollite, stracotti e cacciagione.

Lo Scalogno di Romagna va conservato in un ambiente fresco, asciutto e ben ventilato. Si deve evitare di conservarlo in frigorifero e di riporlo in confezioni impermeabili che lo conducono ad una sicura decomposizione, mentre il congelatore garantisce una sua conservazione ottimale anche per lunghi periodi. 


Logo Scalogno
Sulle confezioni di Scalogno di Romagna Igp viene applicato un cartellino che riporta in alto la scritta a forma di arco “Scalogno di Romagna” recante al suo interno il marchio comunitario giallo-blu stellato identificativo delle Igp. Sopra si trova l’immagine stilizzata del prodotto e a inizio pagina uno scorcio della cittadina di Riolo Terme. Sul retro viene riportato il nome del prodotto, i riferimenti normativi del riconoscimento, il nome dell’organismo di controllo “Check Fruit” con gli estremi dell’autorizzazione ministeriale e il nome del confezionatore.