Le principali attrattive
La Vena del Gesso -
La Vena del Gesso romagnola è un ambiente unico,
con caratteristiche di gran pregio.
Questo territorio ha una estensione complessiva di circa
Kmq. 10 ed è tanto raro e particolare che può essere
considerato "alla stregua di un monumento".
Monte Mauro
(s.l.m. 515 metri) può definirsi una delle alture più
caratteristiche e suggestive della Romagna.
Qui la natura, con giochi di forme e colori,
crea uno scenario incantevole e spettacolare.
Dalla sua cima, in particolari condizioni atmosferiche,
si ammira il vasto panorama della pianura romagnola
e l'anfiteatro dell'Appennino tosco-romagnolo,
ed è possibile scorgere sia il mare che le Prealpi.
Grotta del re Tiberio
(lunga m. 306).
Tra le numerose grotte di interesse speleologico
quella detta del re Tiberio è particolarmente interessante
in quanto vi sono state reperite tracce della presenza
umana risalenti alla preistoria.
Orridi di Rio Basino
(s.l.m. 86 metri) sono poco noti ma rappresentano una
delle curiosità più originali e attraenti della regione
Emilia Romagna.
Essi sono costituiti da sconvolgimenti
del terreno gessoso e siliceo di aspetto carsico che hanno
creato forme e immagini da sbalordire qualsiasi visitatore.
Per una visita, anche nella stagione estiva,
si consiglia di essere accompagnati da
persone che conoscono il luogo.
La Rocca -
Nel 1388 i bolognesi per rafforzare il proprio dominio
decisero di ampliare un "torrione" già esistente
dell'attuale Rocca. È una costruzione a pianta quadrangolare,
un esempio interessante di fortificazione militare
quattrocentesca, la quale assieme alla parte vecchia del paese
è delimitata da una cinta di mura. La Rocca fin dal 1488
ha subito molte ristrutturazioni e rimaneggiamenti anche in
epoche successive con interventi non sempre opportuni,
conservando comunque una sua bellezza grandiosa e di
sicuro effetto. Fino al 1985 è stata sede municipale.
L'intero edificio è in via di ristrutturazione e recupero.
La parte che è stata interessata da un primo intervento
funziona già, da alcuni anni, per attività espositive
d'arte di importanza nazionale.
Ex chiesa di San Giovanni Battista -
L'ex chiesa di San Giovanni Battista, in via Verdi,
costruita nel 1429 è stata recuperata e ristrutturata nel 1989.
È adibita a sala polivalente ed ha ospitato, fra l'altro,
importanti mostre d'arte di fama nazionale.
Badia di San Pietro in Sala -
La costruzione della Badia di San Pietro in Sala risale a
prima del X secolo ad opera dei frati Benedettini.
Tale monastero, come importante luogo dove si svolgevano
i riti religiosi, continuò ad esistere fino alla soppressione
napoleonica delle congregazioni religiose.
Dell'antica chiesa restano solo la cripta e il campanile a vela,
con una campana quattrocentesca che viene fatta
suonare nel periodo delle Rogazioni.
La Crocefissione -
Nella chiesa di San Giovanni Battista, in corso Matteotti,
costruita nel 1960, oltre alle opere di notevole pregio trasferite
dall'antica chiesa abbandonata, dall'aprile 1991 è possibile
ammirare nel presbiterio il grandioso pannello di ceramica
di metri 10x10 composto da 900 piastrelle di maiolica di
cm 33x33 che il pittore riolese Sante Ghinassi ha realizzato.
Esso raffigura la Crocefissione con ai lati diverse scene della
vita di Gesù. Quest'opera, nel suo genere, può considerarsi
la più grande del mondo.
Parco sotto le mura -
Sotto le antiche mura di Riolo è stato realizzato
un "parco museo", ove sono esposte le sculture in bronzo
di Giovanni Bertozzi ispirate ai bozzetti che illustrano il libro
di Leonida Costa "Le 127 Giornate di Riolo".
Stabilimento termale
(1877) -
Le Terme di Riolo Bagni, offrono acque dalle
qualità terapeutiche rinomate in territorio nazionale e all'estero
per la cura dell'asma, delle vie respiratorie e della sordità rinogena,
acque che vengono utilizzate anche per le malattie infiammatorie
ginecologiche. Molto efficaci anche i fanghi termali, per la cura
delle artriti e reumatismi.Vengono poi eseguiti idromassaggi e
ginnastica riabilitativa. Lo stabilimento termale è inserito in un
parco che ospita sequoie secolari.
Nel lato sud del complesso termale esiste un bel bosco,
ai piedi del quale si erge la chiesina della Madonna della Salute del 1900.
Feste di Maggio -
Le Feste di Maggio, in onore della Madonna del Presidio,
vengono svolte la prima settimana del mese di maggio,
fin dal 1667, per rinnovare un voto fatto a quel tempo
dopo che la popolazione si ritenne miracolata,
in occasione di una epidemia di peste,
grazie alla intercessione della Madonna.
Mare-Collina -
Mare-Collina è un incontro folcloristico-gastronomico.
Viene svolto fra le città di Cervia e di Riolo Terme,
per tre serate: giovedì, venerdì e sabato,
alla fine d'agosto, nel Parco fluviale di Riolo Terme.
Sagra provinciale dell'Uva -
La Sagra provinciale dell'Uva, viene svolta la penultima
domenica di settembre, ed è preceduta da una settimana
di festeggiamenti (settimana riolese).
Fra le varie iniziative vanno segnalate le più tradizionali: "la sfujareia",
gara a coppie fra spannocchiatori, in piazza Mazzanti, il giovedì sera;
sfilata dei carri allegorici e loro premiazione alla domenica;
inoltre sfilata e concerto della banda, stand gastronomici,
degustazione uva e vino, giochi, ballo e spettacoli vari.
La storia di Riolo Terme
Il comune di Riolo Terme è situato nella valle del fiume Senio,
in un'amena zona collinare a monte della via Emilia, tra Imola e
Faenza, a circa Km. 9 da Castelbolognese
percorrendo la Statale 306.
Riolo è "Città d'acque" per eccellenza; il suo nome deriva
da un modestissimo corso d'acqua (Rio Doccia) a carattere
pluviale presso il quale sorse la Rocca.
Per le caratteristiche
di questo rio fu chiamato per molti anni Riolo Secco;
solo nel 1914, per l'alto valore delle sue acque curative,
assunse il nome di Riolo Bagni. Nel 1957,
per l'importanza nazionale del locale Stabilimento Termale,
Riolo acquistò l'attuale denominazione.
La storia di Riolo è antichissima, esso deve la propria fama
soprattutto alle acque minerali, per le loro proprietà terapeutiche,
valorizzate già in epoca romana, che ne fanno tuttora un
importante centro di cura e soggiorno.
In coincidenza con l'ampliamento della Rocca (1388),
Riolo divenne comune, esercitando un ruolo stimolante
per lo sviluppo dell'economia della Vallata del Senio.
I primi abitanti dei fertili terrazzi della Valle del Senio
risalgono al neolitico ed anche a periodi antecedenti,
fino all'età del bronzo e del ferro.
I materiali archeologia rinvenuti, di epoca preistorica,
sono depositati presso la "raccolta-deposito"
di Riolo Terme ed al museo di Imola.
La colonizzazione romana è attestata dai resti di numerose
ville e dalle maglie centuriali in parte ancora rilevabili.
La caduta dell'Impero Romano e la conseguente crisi
dell'economia in Italia, immiserì gravemente e spopolò il
territorio della vallata, che solo a partire dal nono secolo
diede segui di ripresa soprattutto per l'attività dei frati
Benedettini, insediati in alcuni monasteri lungo la Valle
del Senio. Furono essi a costruire la Badia di San Pietro
in Sala e a bonificare la vallata.
Durante il Medioevo la zona fu contesa dalle famiglie
potenti della valle, i Sassatelli e i Vaini, ma fu anche
teatro di frequenti scontri tra Faenza, Imola e Bologna.
Nel 1336 Riolo cadde in possesso dei bolognesi,
che nel 1388, per rafforzare il proprio dominio,
decisero di ampliare un fortilizio già esistente,
nel luogo dell'attuale Rocca, attorno al quale andò
sempre più sviluppandosi un popoloso
borgo cinto da mura.
Sulla Rocca di Riolo dominarono anche i
Visconti di Milano (1402), Alberico da Barbiano (1405),
gli Alidosi (1412), i Manfredi di Faenza (1439),
i Riario-Sforza (1479), il Valentino (1500).
Nel 1500 la conquistò anche Cesare Borgia.
Per qualche anno una parte del territorio sulla destra
del Senio appartenne aria Repubblica di Venezia,
finché il papa Giulio II privò Riolo di ogni
autonomia e la sottopose alla podestà imolese.
Nel 1797 Riolo passò alla Repubblica Cisalpina e,
alla caduta di Napoleone Bonaparte (1815),
fu incorporata nello Stato Pontificio, non più alle
dipendenze di Imola ma di Ravenna,
fino a passare sotto il governo Sabaudo nel 1859.
Dove si trova Riolo Terme in Romagna ?
Altezza sul mare: m 98
Distanza da Ravenna: km 50
Frazioni di Riolo Terme:
Borgo Rivola, Cuffiano, Isola.