La chiesa del Santissimo Crocefisso al Camposanto fu edificata a Ravenna nel 1817 su progetto dell'ingegnere Ludovico Nabruzzi, allievo del più noto architetto ravennate Camillo Morigia. L'edificio, a croce latina di chiara impostazione neoclassica è caratterizzato da proporzioni sobrie ed eleganti.
Il 3 giugno 1817 questa chiesa di Ravenna fu benedetta ed avviata al culto ma, intorno al 1890 venne sconsacrata e delegata a mera funzione d'ingresso al nuovo cimitero monumentale che negli stessi anni l'amministrazione comunale di Ravenna portava a termine.
Nell'anno 1923 si ebbe la restituzione dell'edificio alla funzione religiosa. Purtroppo l'edificio era in pessime condizioni e vi rimase per molti anni finché nel 1987, l'Amministrazione comunale di Ravenna, proprietaria dell'immobile, iniziò l'opera di restauro dopo pressanti richieste dell'allora rettore don Pier Giorgio Montanari. I lavori hanno interessato tutto l'edificio ed in particolare si sono bonificate le strutture interessate dall'umidità, dovuta anche dalla presenza nelle vicinanze ( pochi metri) del canale Corsini. Il 25 ottobre 1991 l'arcivescovo Amaducci Luigi ha solennemente consacrato in onore del Santissimo Crocifisso questa chiesa del Camposanto completamente restaurata e restituita all'originale decoro.
Non bisogna dimenticare che nello stesso periodo (1989-1992) si è restaurato anche il Crocifisso ligneo del XIV sec.. L'opera fu trasferita ad un laboratorio di restauro di Bologna diretto dalla dott.ssa Caprara che insieme ad un gruppo di collaboratori ha riportato alla "luce" e come dice Francesco Fuschini "questo crocifisso, per quel che dicono i miei occhi, parla con l'arte e con la vita". Dal 10 al 20 aprile del 1992, il crocifisso ha fatto ritornò a Ravenna benedetto dall'arcivescovo Luigi Amaducci.
All'interno della chiesa sono presenti dei dipinti su legno dell'artista bresciano Luigi Salvetti.