Sito archeologico della città di Ravenna
Agli otto gioielli di epoca bizantina vantati da (Sant'Apollinare in Classe, Sant'Apollinare Nuovo, il Mausoleo di Galla Placidia, la Basilica di San Vitale,la Cappella Arcivescovile, il Mausoleo di Teodorico, il Battistero Neoniano e il Battistero degli Ariani) si è aggiunto un nuovo sito battezzato Domus dei Tappeti di pietra, dalla definizione che diede ai suoi meravigliosi pavimenti a mosaico Federico Zeri quando in passato li vide esposti per breve tempo.
Per il turismo della Romagna è importante visitare Ravenna anche per questa ultima scoperta archeologica.
Come capita per molte grandi scoperte, anche questa è avvenuta per caso: nel 1993, infatti, durante dei lavori edili in via D’Azeglio a Ravenna, sono stati rinvenuti in una serie di antichi edifici "sepolti", tutti con pavimenti in marmo e mosaico, per un’estensione complessiva di 1200 metri quadrati.
Le quattordici pavimentazioni musive sono decorate con elementi geometrici, vegetali e figurativi, per una superficie complessiva di 700 m². Fra i maggiori si ricordano il cosiddetto Buon Pastore, differente dalla classica iconografia cristiana, e la Danza dei Geni delle stagioni, rarissimo caso di geni danzanti in cerchio. Il monumento è stato inaugurato il 30 ottobre 2002 dall'allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, in occasione delle celebrazioni per i 1600 anni di Ravenna "Capitale dell'Impero Romano d'Occidente". Inoltre ha ottenuto anche il Premio Bell'Italia nel 2004.