La chiesa di San Vittore si trova a Ravenna in
Via Amalasunta.
Quando al tempo di Diocleziano (284-305) ci fu una durissima persecuzione dei cristiani, la chiesa esisteva già, fu infatti usata per ospitare le reliquie dei martiri e di cristiani che fuggivano dalle persecuzioni. All'inizio la chiesa non era di certo una basilica, ma solo uno o due locali in cui si riuniva la comunità cristiana per professare la loro religione. Anche se l'editto di Costantino fu emanato nel 311 nessuno impedì che la religione venisse professata prima.
E' probabile che prima del 1423 la chiesa avesse girò la forma definitiva che conserva ancora, grazie all'intelligente rifacimento del 1907, al momento della distruzione, con abside poligonale. La chiesa nel 1600 era centro di interesse dei pescatori, i quali continuarono ad attraccare e fare il mercato attorno ad essa. Tra il 1567 e il 1868, la chiesa cambiò 16 parroci. Il 4 settembre 1944, la chiesa venne distrutta da un bombardamento, si salvò solo il campanile benché lesionato nelle bifore. dicembre 1948, dopo che la chiesa era stata distrutta dalla guerra, venne affidata dall'arcivescovo di Ravenna Giacomo Lercaro a Giovanni Baldini, che con l'aiuto della gente che frequentava la chiesa prima che fosse distrutta, poté iniziare la ricostruzione nel 1955. L'inaugurazione della nuova chiesa avvenne il 14 maggio del 1961 dall'arcivescovo Salvatore Baldassarri e dall'Onorevole. Benigno Zaccagnini allora ministro dei Lavori pubblici. La vecchia chiesa di S.Vittoreè, che ora giace sotto terra è stata molto probabilmente il luogo di culto più antico di Ravenna.