Lunghezza: 165 Km
Difficoltà: Molto Alta
Durata: dalle 6 alle 7 ore
Via Caduti per la libertà 52/C, Cervia (RA), Italia
sito web : Granfondo Ciclismo via del Sale
Difficoltà: Molto Alta
Durata: dalle 6 alle 7 ore
Consigli per i ciclisti della Grafondo del Sale:
Il tracciato è diventato un
appuntamento classico del
ciclismo amatoriale d'inizio stagione, infatti può iscriversi chiunque alla Granfondo del sale.
Ciclisti di tutta Italia provano la pedalata romagnola
nella prima gara
dell'Udace, disputandosi
la Gran Fondo del Sale anche
per eliminare la ruggine dell'inverno.
Si riassapora l'asfalto bollente delle classicissime con un
collaudo severo ma ben bilanciato. Il tracciato poi
s'addentra nella "Romagna solatìa" e attacca quattro
colli che si fanno rispettare. Polenta sembrerebbe alla portata,
ma è da prendere con le molle. Giunti alla chiesa di memoria
carducciana vi auguriamo di "vederla" bene:
dopo La Fratta inizia il rush finale.
Il percorso della Gran Fondo selle Italia
Potete partire piano perché non siete in gara.
La gran fondo ve la facciamo vivere da cicloturisti,
decidete voi se è il caso di passare all'agonismo.
Imboccata la 254, che assapora le saline, si diparte
a sinistra via Cervara. A destra via Beneficio 1° Tronco
porta in direzione Pisignano, Cannuzzo, Matellica e Mensa.
Superato il Savio, avanti a sinistra e poi a destra per il cavalcavia di Mensa che conduce al bivio con la Dismano. A sinistra e a destra ancora per Santa Maria Nuova le curve scompigliano la strada, poi per San Cristoforo Cesena si gira dove Spallicci pedalava per andare a casa. Quattro chilometri alla svolta a destra per Forlì Diegaro e già si staglia il primo colle. Dopo un cavalcavia irrompe la via Emilia, prima difficoltà da attraversare. Cambio robusto per San Vittore e San Carlo, poi Borello, segno premonitore che qualcosa sta cambiando. A destra i cartelli segnalano Linaro Ranchio, la strada sale con disinvoltura. Ci si prepara all'asperità, che arriva ai piedi di Linaro. Stesso discorso per Ranchio, dove, a sinistra, si annuncia Sarsina plautina. Sei chilometri di tiepida salita portano al passo della Musella, meglio conosciuto come monte Finocchio.
Superato il Savio, avanti a sinistra e poi a destra per il cavalcavia di Mensa che conduce al bivio con la Dismano. A sinistra e a destra ancora per Santa Maria Nuova le curve scompigliano la strada, poi per San Cristoforo Cesena si gira dove Spallicci pedalava per andare a casa. Quattro chilometri alla svolta a destra per Forlì Diegaro e già si staglia il primo colle. Dopo un cavalcavia irrompe la via Emilia, prima difficoltà da attraversare. Cambio robusto per San Vittore e San Carlo, poi Borello, segno premonitore che qualcosa sta cambiando. A destra i cartelli segnalano Linaro Ranchio, la strada sale con disinvoltura. Ci si prepara all'asperità, che arriva ai piedi di Linaro. Stesso discorso per Ranchio, dove, a sinistra, si annuncia Sarsina plautina. Sei chilometri di tiepida salita portano al passo della Musella, meglio conosciuto come monte Finocchio.
Non punge il 6% dei 4 chilometri iniziali, poi gli ultimi 2000 metri
sono addirittura in falso piano. Micidiale invece la discesa che
proietta a Sarsina copertoni e biciclette. Sette chilometri che non
finiscono mai e scaldano i pattini del freno, e tengono le dita sui
carboni ardenti. A sinistra conforta per un po' la SS Tosco -
Romagnola per Mercato Saraceno, che consente di reagire.
La strada scende ancora, ma meno impetuosamente,
solo uno strappo impensierisce entrando nel paese, ma poi la
strada cala ulteriormente fino a Ponte Giorgi. Poco dopo,
avanti a destra per Monte Vecchio, chi è già in riserva
comincerà a soffrire. I primi 4 chilometri sono sul 14/15%,
gli ultimi sono un po' più clementi. I calanchi scivolano a precipizio,
in cima il bivio a sinistra per SorrivoliOriola placa un po' lo sforzo.
La discesa si arrotonda, poi uno strappo arremba prima che
a sinistra, in direzione Roversano-San Carlo, precipiti il falsopiano.
La strada si rincorre con alcune sventagliate da 53.
Dopo Roversano, giù in picchiata si potrebbe fare,
un dritto senza frenare nella curva a gomito a sinistra.
Si va a San Carlo passando il ponte sul Savio, poi a
sinistra c'è il tratto dell'andata per Borello. La variante,
ora, a destra s'arrampica per Luzzena-Teodorano-Meldola.
La bici si inclina ancora al 14% e sulle gambe pesa lo sforzo
precedente. Il 39x26 sarebbe una gran cosa,
ma dopo 3 chilometri Monte Cavallo si intravede con sollievo.
Quando inizia la discesa a Tedorano Meldola c'è il pensiero di
Polenta, che non è solo da scalare, ma anche da interpretare.
A destra ancora un'impennata di 700 metri, poi si digrada a
Meldola, e prima del ponte a destra c'è la salita di Fratta Terme.
Chi è alla frutta s'accomodi a sinistra per la solatìa Bertinoro.
Così s'arriva a Cervia in un battibaleno, senza i segni del colle
carducciano. Per gli impavidi questi 6 chilometri al 17% che
fanno impressione fino al rettilineo, poi spiana leggermente e
riprende con lo stesso tono.
Da Polenta a Collinello occorre
tener duro, poi a sinistra si benedice la ripida discesa arrivando
al bivio mancino che prelude a Bertinoro. Senza entrare nella
porta antica, avanti a destra invece per Cesena: dopo 500 metri
una semicurva con biforcazione impone, la sinistra.
Un tuffo ancora, poi Bracciano e l'ultima discesa di giornata.
La maestosa villa Prati sulla destra guarda silenziosa.
Entrando nella zona artigianale della Panighina prendere a
mancina e poi a, destra, per riassaggiare il traffico della
via Emilia. Dopo il semaforo ancora diritto e ritornano,
in puntuale sequenza Santa Maria Nuova, il Dismano,
Mensa, Matellica, Cannuzzo, Pisignano e le saline.
Si chiamava appunto gran Fondo del Sale,
o lo avevate dimenticato?
Come iscriversi alla Granfondo del Sale
Telefono : +39 0544 974395Via Caduti per la libertà 52/C, Cervia (RA), Italia
sito web : Granfondo Ciclismo via del Sale