Lunghezza:
90 Km
Difficoltà: media
Durata: 3/4 ore
Il percorso in bicicletta:
Difficoltà: media
Durata: 3/4 ore
Il percorso in bicicletta:
Se anche avete fatto tardi ieri sera, questo sarà un viaggio in bicicletta da non perdere se desideri una trascorrere vacanza pedalando.
In via Salara, dopo la Statale Adriatica, il vento è propizio.
Via Cervara parte silenziosa nel bivio che stacca a sinistra,
la strada sale sulla gobba del canale salino e trova
la Beneficio 1° Tronco sulla destra. Avanti per Pisignano,
Cannuzzo Matellica, poi per il ponte sul Savio che spumeggia
e a sinistra per Mensa, dove s'incurva a gomito la strada che
ancora a sinistra prosegue per il cavalcavia.
La Dismano s'incrocia rettilinea, a sinistra e quindi a destra
parte una gimkana.
Dopo Santa Maria Nuova c'è un cavalcavia
che guarda Bertinoro ed incrocia la via Emilia.
Sempre diritto inizia il centro della Panighina e la salita breve che
si spezza a destra per Madonna del Lago.
La discesa mette i brividi e plana sulla chiesa, poi si placa a
sinistra nella via Ponara. Si gira a sinistra per confluire sulla
strada che viene dall'Emilia e conduce a Bertinoro.
L'asfaltata sale in agrodolce e poi spiana; a destra le indicazioni
per Fratta Terme immettono nella discesa dai tornanti secchi.
Sempre diritto c'è una gobba che fa venire il cuore in gola.
A sinistra allunga le sue case la Fratta dalle Terme antiche,
le colline orlano lo sfondo. Giunti nel centro, a destra s'inizia
a sferragliare per via Meldola. Sono 5 chilometri nei saliscendi
tenendo la sinistra; il ponte veneziano d'intrepida memoria
giunge con i polpacci caldi, a sinistra seguendo le indicazioni
per Borello Pieve di Rivoschio si erge un piccolo baluardo,
ma in un battibaleno la discesa porta ad un laghetto da pesca
sulla destra. A sinistra inizia la fatica, ma senza violentare
i muscoli. Cinque chilometri si alzano docili con il 6% fino
a Teodorano.
La rocca strapiomba sulla strada, potrebbe
essere una faticaccia volerla conquistare,
a destra si bypassa per Borello in falsopiano.
Poi la salita azzanna i 480 metri, ed è uno sforzo che si paga.
La fontana sulla sinistra dopo un saliscendi è l'appuntamento
post impresa. Poi si stacca dal crinale una discesa tutta bizze,
passa su Luzzena e si racconta tutta in quel finale di Borello
in severa verticale. A sinistra per San Carlo e San Vittore
l'asfalto gibboso spiana verso Diegaro. Si incrocia la
via Emilia e si prosegue in direzione di Santa Maria Nuova.
Dopo il cavalcavia che scruta
la pianura arriva il paese di Spallicci a sinistra,
poi il Dismano, Mensa, Matellica, Cannuzzo e Pisignano.
Alle saline di Cervia il compito di creare l'aria famigliare:
mentre l'oro bianco si accumula,
sfilano le "specialissime" in bello stile.