Riolo Terme (Forli) - Monte Mauro - Mongardino Borgo Rivola...
Lunghezza: 22 KmDifficoltà: media
Durata: 1 ore e 30
Il percorso:
Si va alla conquista di Monte
Mauro, ma non sarà
una passeggiata. Sette chilometri di ascesa sono pur
sempre da pedalare, una volta in cima però ci si sente
realizzati. Si parte per un viaggio attraverso alcuni milioni
di anni fa, ma la fatica sempre quella. L'auto si può lasciare
nel parcheggio sulla destra, appena dopo Riolo Terme.
La strada porta a Casola Valsenio e dopo un chilometro
si volta a sinistra per via Rio Ferrato.
La salita parte dolce, quasi volesse recitare una ninna nanna.
E' però meglio restare svegli, perchè dopo questo budello
di asfalto che sobbalza in falsopiano ecco profilarsi il primo
tornante. Occorre cambiare subito corona, poi ci sono alcune
pause ma sempre ritorna la recrudescenza.
Il campanello
dall'arme suona dopo 6 chilometri: tenendo la destra l'asfalto
già provato si sgretola in uno sterrato cosparso di sassi.
Addio calanchi che vanno a pettinare il cielo, artemisie che
li rendono meno austeri: meglio pensare all'irto sentiero che
s'incunea nelle rocce di dolomitico paesaggio. Si fa dura,
provate almeno a restare su quella vena di roccia cristallina
che a tratti semina la strada.
Le frecce indicano Monte Mauro in rosso e giallo, si tratta
di un chilometro di sofferenza, dopodichè al bivio si girano
le "scolpiture" a destra e poi si scende.
Andando a sinistra invece, per chi abbia voglia di salire il monte
fino a 515 metri, si ergono i resti della chiesa con il campanile
di gesso. Verso Poggio Vecchio allora la strada scende un pò
mordace, tenendo la destra si converte in breve salita.
Il posto è delizioso, da queste parti alberga l'orrido di Rio Basino,
con il suo contorno di pregiate essenze.
tenendo la destra ai 9 chilometri giunge, seminascosto da una siepe
il single track in scoscesa pendenza. la curva che all'undicesimo
chilometro porta a destra sulla retta via, non è facile da trovare.
Ancora canalette ed avvallamenti sfociano in una ben più comoda
ghiaiata. Poi addirittura si sbuca sull'asfalto e si concludono le
peripezie. Sulla sinistra si innalza la torre serafica di Mongardino,
vicino, il bivio a destra porta ad un caratteristico ponticello.
Si sale ancora per 800 metri ed ecco la Casolana da prendere
a sinistra. Borgo Rivola indica a destra la grotta di re Tiberio;
poco dopo, sulla sinistra, una freccia mastodontica rileva la casa
natale del motociclista Loris Capirossi , ma quello che interessa
è la via Orto Guadagnina che si prende qualche metro più in là
girando a destra. La strada si rifà sterrata, a destra al chilometro
18.300 e a sinistra, successivamente, avanti tutta, per poi superare
il torrente Senio e Isola. Si sbuca nuovamente sull'asfalto e si gira
a sinistra per passare di fronte ai laghetti. Tenendo la sinistra
si incontra via Rio Ferrato e resta solo da immettersi ancora
una volta sulla fedele Casolana che, a destra,
riporta al parcheggio di Riolo Terme.