La razza bovina romagnola è possente e rustica,
grigia rossastra alla nascita e da grande diventa bianca.
Sono state, assieme ai buoi Romagnoli (tori castrati) i veri trattori dai monti alle risaie fino al dopoguerra. Ora è una razza che è stata rilanciata ed in parte modernizzata come razza ok da carne ( prima erano grosse davanti x tirare l'aratro, ora sono grosse dietro x le cosce da carne), ma di latte non ne producono molto.
La storia della Vacca romagnola ha origini antichissime: probabilmente i suoi antenati arrivarono in Italia con i Longobardi.
Questa Mucca autoctona della Romagna è riconoscibile dal mantello grigio-chiaro tendente al bianco (in particolare nelle femmine) con sfumature grigie in diverse regioni del corpo, la Mucca romagnola ha un notevole sviluppo muscolare e arti robusti. Ha inoltre corna ben sviluppate, a forma di lira nelle femmine e di mezza luna nei maschi è considerata il bovino più resistente al clima tra le razze bianche: la sua adattabilità a terreni difficili la rende un ottimo animale da pascolo. Il suo latte è utilizzato soltanto per lo svezzamento dei vitelli, perché è una razza da carne: si macella tra gli 11 e i 18 mesi, quando ha raggiunto un peso di 600, 700 chili. Il suo allevamento è diffuso nelle province di Forlì, Bologna, Ravenna e Pesaro. La maggioranza dei capi è allevata al pascolo, sulle pendici dell’Appennino Romagnolo. La razza bovina romagnola ha conseguito la Igp (secondo la denominazione “vitellone bianco dell’Appennino centrale Igp”).