Il Pollo romagnolo è un gran camminatore, rustico e ruspante,
che ha bisogno di grandi spazi dove razzolare per procurarsi il cibo.
I Polli romagnoli erano spariti, ve ne era rimasto un gruppo di una cinquantina, di un marchese di Sant'Alberto di Ravenna che lo ha messo a disposizione per studi e ripristino all'Università di Parma che ne hanno recuperato un nucleo in purezza, che oggi è entrato
a far parte del progetto Agrobiodiversità in provincia di Forlì e Cesena.
Il Pollo romagnolo è tornato così a riprodursi e ad essere presente in Romagna.
Le prime documentazioni sul Pollo romagnolo risalgono a fine Ottocento.
Nel 1930 era al Crystal Palace di Londra, ad una mostra avicola.
Poi le tracce si perdono, per ricomparire all’inizio del terzo
millennio.
Il pollo romagnolo non è molto grende:
2,5 chilogrammi di peso il maschio,
2 la femmina. Le uova di Gallina , come quelle di tanti polli autoctoni italiani, sono completamente bianche. «Il loro colore tende ad imbrunire giorno per giorno, per cui si nota subito se non sono più fresche.
Per questo in commercio sono state sostituite da quelle
tendenzialmente rosa, che restano sempre uguali».
La “sfortuna” del Pollo romagnolo è stata però un’altra: è piccolo e per arrivare a 2 -2,5 chilogrammi impiega sette otto mesi: troppo poco peso in troppotempo, mentre altre razze raggiungono un peso doppio in metà tempo: «Ma è un animale molto resistente e molto rustico, al punto che
una volta veniva tenuto nelle aie perché aveva la capacità di razzolare a largo raggio e di procurarsi il cibo da solo, senza chiedere troppo becchime ai contadini romagnoli.
Alcuni allevatori romagnoli raccontano di Polli romagnoli preferiscono dormire sopra i rami e addirittura sotto la neve.