Le bellezze medioevali di Meldola
La Rocca.
Risale all'XI secolo ed è parzialmente visitabile.
Malgrado i cannoneggiamenti subiti dai tedeschi
si presenta solida e massiccia.
Le logge e il cortile interno sono ancora testimonianze
dell'eleganza che doveva contraddistinguerla quando
fu dimora dei principi Aldobrandini.
Piazza Orsini.
Da vedere, nella piazza centrale intitolata a Felice Orsini,
sia la casa natale del celebre cospiratore
(attentò alla vita di Napoleone III e
fu giustiziato in Francia nel 1858) sia soprattutto
il Palazzo Aldobrandini-Pamphili,
con un doppio splendido loggiato, costruito nel 1609.
Cappella del Crocifisso dell'ex-ospedale.
Risalirebbe al 1417. Ha forme gotiche e contiene
un interessante ciclo di affreschi che illustrano la
Passione di Cristo e sono attribuiti a Marco Palmezzano,
oltre a dipinti, marmi e argenti sacri di valore.
Chiesa di San Nicolò e Collegiata.
Medioevale, conserva un bel crocifisso del
Menzocchi (1502-1508).
Vi è venerata la Madonna del Popolo,
patrona della cittadina.
Pregevoli anche la Chiesa di San Francesco (1249),
con un crocifisso dipinto su tavola e un coro
quattrocentesco in noce scuro,
e l'elegante Chiesa di San Cosimo (1780).
Ponte dei veneziani.
Opera di quei sapienti castori che erano gli
architetti veneziani, risale al 1503.
Riproponeva,
nella funzione di decantazione
delle acque con metodi meccanici, i principi
del preesistente acquedotto di Traiano
(reperti del quale sono affiorati nei pressi del ponte stesso).
I dintorni di Meldola...
Località caratteristiche della Romagna
S. Colombano
è la frazione più grande di tutte le località del Comune di Meldola;
nel paese si può visitare la chiesa, costruita nel 1700
e nella quale è conservato il cilicio di S.Colombano (reliquia)
e due tele del XVII secolo.
Proseguendo sempre sulla stessa statale si arriva a Gualdo,
che possiede tre luoghi interessanti: il primo, che si può notare
dalla strada statale, è "la Buga" ovvero la cascata del fiume bidente;
il secondo luogo è la chiesa, originaria del 1300 e dedicata a
S. Apollinare; il terzo luogo d'interesse è la piccola chiesa
dedicata alla Madonna del Fuoco; vicino a Gualdo
si trova la località di Ricò, dove si può visitare
la chiesa risalente alla fine del 1400.
Sopra Meldola si trova la località di Scardavilla,
luogo molto noto già del 1100; a Scardavilla di
Sotto sono da visitare, anche se quasi ridotti a ruderi,
la chiesa di S. Maria, il chiostro quattrocentesco con
il pozzo centrale(le prime costruzioni risalgono al 1197),
mentre a Scardavilla di Sopra si trova l'eremo di
Scardavilla con chiesa e palazzo datati 1700.
Valdinoce è la località più distante da Meldola.
Si tratta di un luogo antichissimo: i primi dati storici
risalgono al 1030. Dal 1 500 la rocca seguì, nel corso
dei secoli la stessa sorte della Rocca di Meldola.
La chiesa fu edificata nel 1300 e all'interno di essa
si può ammirare una tela del 1700 raffigurante il santo.
A Castelnuovo si possono ammirare i ruderi della
rocca omonima; già nel 915 se ne sente parlare;
essa fu sempre oggetto di aspre contese fra lo
Stato Pontificio, i Manfredi di Faenza, gli Ordelaffi
di Forlì ed i Malatesta di Rimini, e fu addirittura
feudo dei Visconti di Milano.
La Rocca delle Caminate
Appartiene al territorio
comunale di Meldola. La località è già nota nel 997,
mentre il castello viene ricordato per la prima volta nel 1213.
Del suo passato rimane ben poco, in quanto fu interamente
ricostruito e donato nel 1927 a Benito Mussolini,
che ne fece la sua residenza estiva.
Attualmente è di proprietà dell'amministrazione provinciale.
L'antico borgo di Teodorano fa parlare di se già nel 1031;
il luogo conserva la sua struttura medioevale.
Merita una visita anche la chiesa edificata nella seconda
metà del 1200; all'interno c'è un quadretto della
Madonna della Misericordia del 1600.
Meldola cenni storici
Incertissima l'origine del toponimo.
Potrebbe derivare da certo Meldo,
leggendario parente di Alarico re dei Visigoti,
oppure da Imilda, che fu signora nel Medioevo.
Oppure ancora dal termine latino "metula",
ovvero termine di una strada.
Un po' tutti gli studiosi comunque attribuiscono
a questa località - punto d'incontro di genti umbre,
galliche ed etrusche - un'origine molto lontana e c'è
chi è persuaso potesse essere l'antico "Castrum Mutilum"
citato da Tito Livio come teatro di una battaglia del 204 a.C.
All'epoca della colonizzazione fu senza dubbio abitata
da molte famiglie romanizzate, e illuminanti in proposito
sono gli avanzi marmorei e i pavimenti a mosaico affiorati
durante una serie di scavi eseguiti nel '700. Tracce,
con ogni probabilità, di una grandiosa costruzione
del IV secolo che ancora nel 1300 era chiamata "Palatium"
e potrebbe essere appartenuta a re
Teodorico oppure a sua figlia Amalasunta.
Ricca e prospera nel periodo del basso impero,
già nel 900 su "Castram Meldulae" avrebbero esercitato
la loro influenza gli Orgogliosi e i Gherardi di Bertinoro.
Passata sotto la signoria degli arcivescovi di Ravenna
e poi infeudata a Marcovaldo, uomo di corte dell'imperatore
Federico, la cittadella passò poi attraverso varie dominazioni
e peripezie: dagli Ordelaffi ai Malatesta,
dal duca Valentino al veneziani.
Con Leone X tornò comunque alla Santa Sede
che nominò feudatario Alberto Pio da Carpi (1518),
il cui principato fu contrassegnato da una rivolta ghibellina
capeggiata dai Marescalchi e da un saccheggio dei
lanzichenecchi del conte Carlo Borbone (1527).
Nel 1597 Rodolfo Pio la cedette per 147 mila scudi d'oro
agli Aldobrandini, del casato di papa Clemente VIII.
Nel 1647 l'unica erede della famiglia, Olimpia, andò
sposa a Camillo Pamphili (a sua volta nipote di Clemente X)
a cui portò in dote il dominio.
Dopo l'invasione napoleonica, subentrarono i
Borghese Aldobrandini e poi i Pamphili Doria,
fino alla nascita del regno d'Italia.
Dove si trova Meldola in Romagna ?
Altezza sul mare: m 58
Distanza da Forlì: km 13
Frazioni di Meldola:
Fiordinano, Gualchiera, Rocca delle Caminate,
San Lorenzo, Tombe, Vitignano, Ricò, Gualdo, Montevescovo,
San Colombano, Teodorano, Pian di Spino, Bagnolo, Valdinoce.