Nella Valle del Bidente la diga di Ridracoli.
Nel Parco nazionale delle foreste Casentinesi
l'acquedotto della Romagna.
La diga di Ridracoli chiude una strettoia della valle del Bidente, un paio di chilometri da Ridracoli. L'invaso artificiale si estende per più di 3 chilometri all'interno del Parco nazionale delle foreste Casentinesi, monte Falterona e Campigna.
La grande diga di Ridracoli è stata costruita dal Consorzio Acque tra il 1974 e il 1982 ma il progetto di dare acqua alla Romagna facendola scorrere fino a valle dai verdi e gorgoglianti ruscelli delle colline romagnole dell'alto Appennino, nasce molto prima, addirittura nel II secolo d.C. quando l'imperatore Traiano fece costruire un acquedotto che da Meldola portava acqua fino a Ravenna. Il Consorzio Acque, a cui aderiscono i 50 Comuni, interessati all'approvvigionamento idrico, tuttavia, ha un'origine più recente, è stato costituito infatti nel 1966. Lo studio e il progetto che avrebbe dato luogo alla diga di Ridracoli e al lago artificiale, è stata avviata nei primi anni '60. Costruita la diga che sbarra il fiume Bidente l'invaso è stato riempito, e quella che un tempo era una verde vallata romagnola è diventata un lago.
L'acqua dell'invaso ha raggiunto il suo massimo livello nel gennaio del 1986 dando luogo al grandioso spettacolo della sua prima tracimazione dall'altezza di oltre 103 metri. Insieme alla diga è stato avviato un ampio lavoro di rivalutazione e difesa ambientale che ha portato alla ristrutturazione ed alla rivitalizzazione dei piccoli centri montani e delle valli circostanti che hanno guadagnato nella loro valenza ambientale e turistica in Romagna.
Sopra l'invaso della diga di Ridracoli, che si raggiunge attraverso una strada di recente costruzione, un ampio piazzale ospita un bar ed alcune strutture per pic nic o per una sosta. Dalla sua altezza si domina il panorama del lago e della diga.
Tre case, un palazzo, una chiesa ed un ponte a schiena d'asino: ecco Ridracoli, un paese che sarebbe stato inghiottito dal tempo se, poco più sopra, non fosse nata la diga. In quarant'anni anni lo spopolamento è stato fatale: piccolo borgo di circa 230 abitanti nel 1951, oggi ne conta più o meno 10,
ma il tempo qui si è fermato quarant'anni fa.
Il nome deriva, forse, dalla presenza in loco di un piccolo oratorio, un modesto eremo fra le valli, poco discosto dall'abbazia madre di Camaldoli che tanto ha influenzato la cultura e la vita di questi luoghi. L'esistenza di Ridracoli è documentata sin dal 1216, come possedimento dei conti Guidi.
Nel XV secolo fu piccolo Comune sotto la sfera politica e culturale di Firenze. Con la progettazione della diga, posta a circa 2 chilometri dal piccolo nucleo abitato, è arrivata da queste parti anche la corrente elettrica, e il grande invaso, oltre ad assicurare acqua alla Romagna ha conferito qualificazione naturalistica ai luoghi intorno. Da qui, sentieri e itinerari antichissimi ed oggi inconsueti portano nel cuore verde dell'Appennino.
Come arrivare alla diga di Ridracoli
Comune: BAGNO DI ROMAGNA
Indirizzo: Borgo di Ridracoli - 47021 Bagno di Romagna (FC)
Telefono: 0543.917912