Civitella di Romagna

Le chiese i monumenti e castelli

Santuario della Suasia.
A croce greca, fu eretto nel XVI secolo ma è arrivato a oggi ampiamente rimaneggiato. Vi si venera la Madonna della Suasia, protettrice della vallata. All'interno reca un affresco attribuito al Beato Angelico e un'altra opera pittorica che alcuni studiosi assegnano a Federico Barocci. Da segnalare anche una croce di marmo che servì per il giubileo di Urbano VIII.

Il Teatro Seicentesco. Piccolo gioiello di stile barocco, a forma di bomboniera, è arricchito da pregevoli stucchi e medaglioni. Un incendio l'ha purtroppo seriamente lesionato.

Castello di Cusercoli.
Di proprietà privata, costruito sullo sperone roccioso che sbarrava la valle,
Cusercoli Civitella di Romagna
è una delle fortificazioni meglio conservate della provincia. Ospita una raccolta di mosaici e lapidi dell'epoca romana.

Cimitero di Cusercoli.
Va ricordato per una via Crucis, attribuita a Luca della Robbia o alla sua scuola, e per una serie di lapidi romane.

La storia di Civitella di Romagna

Il toponimo deriva dal latino «Civitatula», cioè piccola città, e i primi insediamenti umani risalgono probabilmente addirittura al VI secolo avanti Cristo. Nel X e XI secolo l'allora già Castrum Civitellae appartenne agli abati di Sant'Ellero, dai quali nel 1070 fu ceduto all'arcivescovo di Ravenna. Nel 1227 fu occupato dal conte Guido Selvatico ma quasi subito ripreso da Guido Montefeltro. Nel 1462 subì l'invasione delle truppe di Astorgio Manfredi, ricacciate quello stesso anno da Domenico Malatesta che riconquistò il comune per la Chiesa. Saccheggiato dalle truppe di Carlo VIII (1494) e poi da quelle dei veneziani (1495), il Castrum venne addirittura incendiato nel 1527 dalle milizie dei Borbone lungo l'itinerario che le avrebbe portate al famoso «sacco di Roma».

Non ebbe mano leggera neppure Odoardo Farnese, duca di Parma, che lo devastò ulteriormente per rappresaglia. Oggi le antiche fortificazioni - messe a dura prova pure dai tremendi terremoti del 1204, del 1279, del 1584 e del 1661 - resta appena un brandello: un bastione e un breve tratto di mura. Non meno ingrata la sorte del «Castrum Cusercoli», la frazione sette chilometri più a valle, sorta attorno a un maniero virtualmente all'imbocco della Toscana.

Fino al XIII secolo appartenne ai Malatesta di Giaggiolo e poi a una branca della stessa famiglia detta di «Cursecoli e Valdoppio». I conti Guidi di Bagno lo ebbero poi in mano dal 1569 con una breve interruzione nel 1797, l'epoca dell'invasione napoleonica.

Dove si trova Civitella di Romagna ?

Altezza sul mare: m 209
Distanza da Imola: km 31
Frazioni: Cusercoli, San Martino in Varolo, Civorio, Nespoli, Voltre, Badia Voltre, Giaggiolo, Bonalda, Val di Pondo, Seguno, Cigno, Collina, Montevecchio, San Giovanni in Squarzarolo


Posizione Civitella di Romagna