Tutte le attività socio-economiche turistiche e balneari di Cesenatico sono nate,
e ruotano tuttora, attorno a spiagge e momenti di notevole interesse
storico ed artistico, testimoni della tradizione marinara.
Il Porto canale leonardesco.
Costruito nel 1314 per l'esigenza mercantile della città di Cesena.
Ai primi del Cinquecento,
Cesare Borgia reputò opportuno far eseguire lavori che conferissero al porto un'adeguata protezione dalla violenza dei flutti e incaricò Leonardo da Vinci del progetto.
Da allora il porto canale divenne
l'asse principale per lo sviluppo di Cesenatico.
Nel porto canale attraccano tuttora i pescherecci ed ai suoi lati,
nel periodo estivo, ci sono le pedane dei caffè e dei ristoranti.
Una passeggiata decisamente da non perdere.
Cesare Borgia reputò opportuno far eseguire lavori che conferissero al porto un'adeguata protezione dalla violenza dei flutti e incaricò Leonardo da Vinci del progetto.
Il Museo galleggiante della marineria.
Ha sede nel tratto più antico e caratteristico del porto ed è l'unico in Italia.
Qui sono esposte barche dell'alto e medio Adriatico
(il bragozzo,
il trabaccolo da pesca, la battana, il bragozzo d'altura, il topo, la lancia, la paranza e il trabaccolo da trasporto), restaurate e riarmate secondo le funzioni di origine, con le colorate vele al terzo che frequentarono Cesenatico dopo la scomparsa di quelle latine e prima dell'avvento del motore.
il trabaccolo da pesca, la battana, il bragozzo d'altura, il topo, la lancia, la paranza e il trabaccolo da trasporto), restaurate e riarmate secondo le funzioni di origine, con le colorate vele al terzo che frequentarono Cesenatico dopo la scomparsa di quelle latine e prima dell'avvento del motore.
Il Presepe galleggiante -
Ospitato durante il periodo natalizio dal museo galleggiante
della marineria,
rappresenta un grande momento artistico e scenografico, dove la scultura sposa e sintetizza la vita religiosa e la tradizione marinara della città.
rappresenta un grande momento artistico e scenografico, dove la scultura sposa e sintetizza la vita religiosa e la tradizione marinara della città.
La chiesa parrocchiale.
Intitolata ai santi Giacomo e Cristoforo,
è ubicata sulla destra del porto. Eretta nel 1324,
è stata poi ricostruita nel sedicesimo secolo,
ma la sua immagine attuale si deve ad un ulteriore
rifacimento avvenuto nel 1763.
All'interno sono conservati due dipinti di
Francesco Andreini, della scuola del Cagnacci.
Il monumento a Giuseppe Garibaldi.
Cesenatico vanta di aver forse eretto per prima un monumento
a Garibaldi nel 1884, in quel luogo dove
l'eroe trovò salvezza nel 1849. Fu una sosta di poche ore,
giusto il tempo di procurarsi qualche rifornimento
per i 200 seguaci (fra i quali ricordiamo Ugo Bassi)
e dare un po' di ristoro ad Anita morente.
La casa del poeta Marino Moretti.
Dove sono tuttora custoditi i suoi libri e le carte.
La casa, donata da Ines Moretti al comune di Cesenatico,
è attualmente un centro di studi e ricerche
sulla cultura italiana novecentesca. Si trova lungo il porto.
Le conserve o ghiacciaie.
Aventi un tempo la funzione,
riempite di ghiaccio o neve, di conservare il pesce.
Cesenatico, per la fervida attività del porto peschereccio,
ha la fortuna di averne posseduto oltre venti,
in parte ancora funzionanti agli inizi del secolo,
e di averne potuto recuperare tre,
in un aspetto vicino a quello originario.
L'Antiquarium.
Museo presente all'interno della biblioteca comunale,
dove sono esposti alcune statue, frammenti di terracotta,
ceramiche (lucerne, vasi, piatti), pesi e monete,
risalenti al periodo romano.
Nel territorio di Cesenatico c'era infatti un piccolo centro romano identificabile, in periodo repubblicano (II-I sec. a.C.), con la «Tabernae Cossutianae» e successivamente con l'«Ad Novas» del periodo imperiale (I-IV sec. d.C.) riportata dalla «Tabula Peuntingeriana» sul tracciato della via consolare «Popilia».
Nel territorio di Cesenatico c'era infatti un piccolo centro romano identificabile, in periodo repubblicano (II-I sec. a.C.), con la «Tabernae Cossutianae» e successivamente con l'«Ad Novas» del periodo imperiale (I-IV sec. d.C.) riportata dalla «Tabula Peuntingeriana» sul tracciato della via consolare «Popilia».
Il Teatro comunale.
Danneggiato durante la seconda guerra mondiale,
è in avanzata fase di restauro.
Fu costruito nel 1865 col denaro di una pubblica sottoscrizione,
su progetto dell'architetto Candido Panzani.
La facciata è neoclassica.
La colonia Agip.
Costruita nel 1932,
è ancora oggi una struttura moderna ed efficiente,
immortalata nei moderni testi di architettura.
La sua linea si discosta del tutto dallo stile littorio dell'epoca.
La storia di Marco MelandriCesenatico è la città famosa anche per Marco Melandri famoso campione di ciclismo detto il pirata.
La storia di Marco MelandriCesenatico è la città famosa anche per Marco Melandri famoso campione di ciclismo detto il pirata.
Orchestra Casadei.
Cesenatico è anche sede della famosa orchestra
conosciuta come Secondo Casadei, ora gestita dal
figlio di Raul Casadei , Mirco Casadei.
Essa è famosa in tutto il mondo per avere
introdotto la musica da ballo ( Liscio Romagnolo)
a livello nazionale e mondiale.
La storia di Cesenatico
I primi insediamenti nel territorio risalgono all'età del bronzo,
ma la storia di Cesenatico è da considerarsi la storia del suo porto,
nato nel 1302, anno in cui la città di Cesena
decise di costruire uno scalo marittimo.
Con il duca Valentino, Cesenatico ebbe l'incontro
con Leonardo da Vinci il quale, il 6 settembre 1502,
disegnò il porto. Nella seconda metà del Cinquecento,
sotto il dominio della Serenissima repubblica di Venezia,
Cesenatico era già un importante punto di traffico,
dove si rifornivano anche mercanti fiamminghi e spagnoli,
mentre sotto la dominazione papale Cesenatico non aumentò
minimamente i traffici e i suoi abitanti chiesero
più volte l'autonomia da Cesena.
Le petizioni furono sempre respinte e la sospirata autonomia giunse soltanto nel 1817. L'avvenimento che ha più inciso nel tessuto sociale di Cesenatico è legato all'epoca garibaldina, tanto è vero che l'unica vera festa della città è quella di Garibaldi, che si organizza ogni anno, alla prima domenica di agosto. Negli anni immediatamente successivi all'Unità, Cesenatico viveva di pesca; nel 1863, su 5.725 abitanti, 786 erano pescatori. Il prodotto veniva conservato nelle ghiacciaio.
Le petizioni furono sempre respinte e la sospirata autonomia giunse soltanto nel 1817. L'avvenimento che ha più inciso nel tessuto sociale di Cesenatico è legato all'epoca garibaldina, tanto è vero che l'unica vera festa della città è quella di Garibaldi, che si organizza ogni anno, alla prima domenica di agosto. Negli anni immediatamente successivi all'Unità, Cesenatico viveva di pesca; nel 1863, su 5.725 abitanti, 786 erano pescatori. Il prodotto veniva conservato nelle ghiacciaio.
Cartolina Grattacelo Cesenatico |
Antico Porto di Cesenatico |
Dove si trova Cesenatico ?
Altezza sul mare: m 2
Distanza da Forlì: km 35
Frazioni:Bagnarola, Borella, Sala, Valverde,
Villalta, Villamarina, Zadina