Il territorio del comune di Bagno di Romagna
è posto a cavaliere dell'alto Savio e dell'alta Val Bidente,
immediatamente a ridosso del crinale appenninico
che divide Romagna e Toscana. Con i suoi 233 km quadrati è il terzo comune
della Provincia di Forlì Cesena in quanto ad estensione,
e comprende una buona parte delle Foreste Casentinesi,
oggi incluse nel Parco Nazionale omonimo.
I centri più importanti - Bagno di Romagna e S. Piero in Bagno -
sono posti lungo il fiume Savio.
Il capoluogo è S. Piero in Bagno,
ove è la sede municipale,
mentre il nome al comune è dato da Bagno di Romagna,
antico ed importante centro termale a lungo sede municipale.
Attorno alla piazza di S. Piero sorsero nel settecento i palazzi dell'alta borghesia, che si andava arricchendo coi commerci. Splendidi sono Palazzo Fucci e Palazzo Giommoni, la cui facciata completamente dipinta è stata recentemente restaurata. Palazzo Rivalta Paganelli invece risale al 1905, costruito su progetto dell'architetto Cesare Spighi.
Attorno alla piazza di S. Piero sorsero nel settecento i palazzi dell'alta borghesia, che si andava arricchendo coi commerci. Splendidi sono Palazzo Fucci e Palazzo Giommoni, la cui facciata completamente dipinta è stata recentemente restaurata. Palazzo Rivalta Paganelli invece risale al 1905, costruito su progetto dell'architetto Cesare Spighi.
Questo architetto di una certa importanza,
attivo soprattutto a Firenze,
ha improntato con la sua opera eclettica,
di gusto neoromantico e neogotico,
il paese di S.Piero.
A lui si devono infatti i progetti delle scuole elementari,
della chiesa prevostale, dei giardini pubblici,
di alcuni palazzi e dei due cimiteri monumentali di Bagno
e S. Piero che Alfredo Oriani, passando di qua in bicicletta,
ebbe a definire come i più belli della Romagna.
Spighi programmò anche, con i Piani regolatori del 1925,
lo sviluppo dei due paesi.
Nelle sue costruzioni vi è un largo uso della pietra
che ha esaltato la sapienza e la capacità degli scalpellini locali:
si vedano, ad esempio, i capitelli della chiesa prevostale di S. Piero.
Questa, maestosa ed imponente,
racchiude un'opera d'arte pressoché sconosciuta:
un tempera su tavola rappresentante
"La Madonna con Bambino e Santi" firmata "IULIUS P. 1497",
che ha singolari affinità con la famosa pala
Neri di Bicci (1468) conservata nella Basilica di
S. Maria Assunta Bagno di Romagna.
Quest'ultima chiesa, fondata nell'860,
è una vera pinacoteca: racchiude opere di
Alessandro Gherardini (1655-1726),
Domenico Bigordi detto « Ghirlandaio» (1449-1494),
Neri di Bicci (1418-1492),
Maestro di S. Ivo (XV sec.), Jacopo Vignali, Michele Tosini...
La storia di Bagno di Romagna
I primi stanziamenti risalgono alla preistoria:
materiali e reperti rinvenuti documentano
la presenza dell'uomo fin dall’età eneolitica.
Secondo fondate ipotesi,
ciò che spinse i popoli primitivi in questi luoghi,
fu l’esistenza dell’acqua calda e la conformazione del sito
che permetteva, tramite facili varchi nega giogaia d'Appennino,
rapidi contatti con altre vallate.
Dunque le acque termali e la viabilità hanno influito
fin dalla preistoria sulle vicende sociali ed economiche del comune:
ed anche oggi termalismo e viabilità continuano,
nel bene e nel male, ad avere un peso notevole.
I romani apprezzarono moltissimo le terme
di Bagno e Marziale ne cantò le virtù salutari e terapeutiche,
oggi esaltate da tre moderni stabilimenti termali.
L'epoca feudale vide il territorio dominato dai conti Guidi
che vi costruirono i castelli di Corzano e Montegranelli,
di cui oggi rimangono tracce imponenti.
Nel 1404 tutto il territorio fu conquistato
dalla repubblica fiorentina
che l'organizzò nel "Capitanato della Val di Bagno".
Ed a Firenze rimase legato anche dopo l'Unità d'Italia, fino al 1923
quando con un regio decreto -
voluto da Mussolini per fare più grande la sua provincia natale -
il Comune di Bagno di Romagna fu trasferito
dalla Provincia di Firenze a quella di Forlì.
L'influsso toscano in questa parte di Romagna
si nota ovunque: nei palazzi signorili come nelle case di campagna,
dalle chiare linee architettoniche toscane;
nel dialetto che nulla ha di romagnolo e molto della lingua di Dante.
Sotto Firenze l'economia fiorisce.
Nasce a Borgo S. Piero (S. Piero in Bagno) un fiorente mercato
che ha luogo nella Piazza.
Il Borgo si sviluppa dopo che vi si trasferiscono
gli abitanti del Castello di Corzano,
distrutto dai Lanzichenecchi nel 1527
durante il loro sanguinoso passaggio alla volta del "Sacco di Roma".
Dove si trova Bagno di Romagna ?
Altezza sul mare: m 491
Distanza da Forlì: km 56
Frazioni: Larciano, Crocesanta-Valgianna,
Selvapiana-Acquapartita, Donicilio, Ridracoli,
Monteguidi, Spinello, Bucchio, Civorio, Vessa,
Saiaccio, San Silvestro, Montegranelli, Paganico