Granfondo Internazionale Nove Colli di Cesenatico, consigli e avvertenze sul percorso in bicicletta.

Lunghezza: 202 Km
Difficoltà: Molto Alta
Durata: dalle 8 alle 9 ore!

Avvertenze per i ciclisti

Un'avventura, una sfacchinata, un'impresa o una gita? Comunque vogliate chiamare la fatica della nove colli, vi resterà sempre impressa. D'altra parte, se non fosse così, dove sarebbe il divertimento? Quello naturalmente di raccontare che anche voi avete scalato, sudato, imprecato, forato, smanettato nel cambio, implorato...e sperato di salire sulla prima auto di passaggio, salvo poi concludere in bici il percorso e dire, senza fiato, ...ce l'ho fatta, è stata dura, lo rifarei".Che consigli vi possiamo dare? Prima di tutto, se non amate le salite pensateci un attimo. Quando siete a Pieve di Rivoschio iniziate a contare le forze. 
Nove Colli PartenzaAl Barbotto fate un esame di coscienza. A Montetiffi decidete se vi conviene proseguire ed a Perticara mettetecela tutta per convincervi che tornerete a casa con le vostre gambe. A Maiolo prendetela con calma ed a Secchiano pensate che è finita. Quello che verrà dopo, al Gorolo, sarà già entrato a far parte della vostra storia. Tutte queste considerazioni naturalmente sono rivolte al cicloturista che non è in gara, ma vuole provare ugualmente l'ebbrezza di concludere uno dei tracciati classici delle gran fondo nazionali. Se poi intendete sfruttare questa esperienza per partecipare alle nove colli di Cesenatico, in bocca al lupo!

Itinerario della Nove Colli di Cesenatico

Barrette, panini, acqua, sali minerali, camera d'aria di scorta, spolverino, pompa e casco non devono mancare. E' come andare incontro a un temporale, prima che scoppi meglio mettersi al riparo. Si va per la "Salara" voltando al primo bivio a sinistra di via Cervara e costeggiando i bacini salati. Chi ci pensa, a quei colli, ha già la pelle d'oca. La Beneficio 1° Tronco a destra immette in direzione Pisignano-Cannuzzo, proseguendo a sinistra si sprecano le curve, poi si attraversa il ponte sul Savio e avanti tutta, a sinistra, per Mensa. Ancora a sinistra nella successiva curva a gomito, poi a destra un cavalcavia che porta alla Dismano. All'incrocio a sinistra e subito dopo a destra, si va incontro a Santa Maria Nuova. A destra Forlimpopoli scalda la rocca al sole e da qui, lasciata la via Emilia, sale a destra il vitigno che circonda Bertinoro: è solo un piccolo assaggio, niente di faticoso.
Nove colli
La salita al borgo inasprisce solo negli ultimi metri, poi avanti per Settecrociari. Due chilometri bastano per girare a destra nella salita polentana, che subito s'impenna con strappi al 15%. Dopo la chiesa "carducciana" si scende fino a Fratta Terme, ma non sarà un sollievo. Si va per Meldola ed al ponte veneziano di illustre memoria, le frecce a sinistra indicano Borello. L'inizio è scoppiettante, poi digrada verso Pieve di Rivoschio. Dopo il fondo valle la salita inizia bene, con tornanti regolari. Poi il paesaggio si fa scarno e l'abetaia chiede un dente in più, forse due. La fatica non è al limite, e c'è quel tratto sul crinale che vi darà respiro. All'incrocio con il paese, a sinistra la discesa è tortuosa e un po' sconnessa. C'è una fontana sulla destra, giusto per riposare un po' le mani. Dopo San Romano si diparte la provinciale che da Borello, a destra, prosegue per Linaro. Dopo una settantina di chilometri viene il bello. A sinistra, la prima rampa annuncia la salita della Ciola, ma quando spiana? Poi lo fa, però gli ultimi 300 metri riprendono durissimi.
Tornante
L'asfalto scava quindi sotto ai piedi fino a Mercato Saraceno, il tuffo sfianca come la salita. Il mitico Barbotto allunga il suo pendio fino al centro del paese; parte la salita della storia, su cui perfino Merkx si è cimentato. Lui ha fatto il vuoto, a voi restano gli strappi finali che arrancano al 18%. La cima sventola come se non vi fosse più stanchezza, poi comincia la discesa a sinistra per Sogliano. Dopo Montegelli su ancora al 10%, ma è solo un diversivo in attesa che arrivi il quinto colle. Giunti a Sogliano c'è, a destra, Ponte Uso in discesa docile, che prepara la rampa a Montetiffi. Due chilometri sarebbero anche corti se non fosse suprema quell'asperità, che parte graffiando: un 39x26 vi sovviene, ma sul Barbotto dov'era la catena? La fontana, in cima, sta nel rettilineo più pendente, poi ancora un tuffo per alcuni chilometri preparandosi a Perticara. La salita prima inganna, tanto da sembrare umana, poi si svela, e per fortuna non c'è più lo sterrato.
Nove colli
Dopo Serra il poggio spiana a sinistra e pare che anche le case facciano festa. Novafeltria è più vicina, anche se quei 7 chilometri sono da scendere con le dita incollate alle levette. A destra si trova il cartello per Maiolo: i primi 4 chilometri ghermiscono il contrafforte, ne occorrono altri tre per Pugliano, ma meno severi. San Leo attende, e subito a sinistra si va incontro a Secchiano. La prima rampa per Savignano sale blanda al Passo delle Siepi, detto anche del Grillo. Finalmente una scalata senza arrivare in fondo al cambio: si respira un pò. La sommità si scontra con Sogliano in lontananza, la discesa che porta a Ponte Uso gira a destra dopo 8 chilometri per l'ultimo dei nove colli.
Ciclista
Il primo tratto del Gorolo infligge un 13%, poi si frappone il falsopiano ed infine l'ultimo 17% boccheggia sul budello inviso: cose da metterti in ginocchio, ma è finita. Borghi e Savignano sono in tenero ondeggiare, poi la strada resta placida passando per Sant'Angelo, Sala, e Montaletto. Sbucando sulla 71 bis, l'aria famigliare di salina è già lì, a parlarvi nell'orecchio. Girando a sinistra troverete a pochi passi Villa Inferno e forse anche la parola, per iniziare il racconto che vi terrà impegnati per tanto tempo ancora.

Informazioni e contatti Nove Colli di Cesenatico

ASD G.C. Fausto Coppi
Via Saffi c/o Stadio Comunale
47042 Cesenatico FC, Italia
Tel.: +39 0547 672156 Fax: +39 0547 672186