Nell’Appennino Tosco Romagnolo a Verghereto è di particolare interesse è la
Chiesa Parrocchiale di San Michele,
una volta facente parte
dell'Abbazia fondata da San Romualdo.
Tra le località site nel territorio comunale
troviamo di particolare importanza:
Alfero, Balze, Montecoronaro, Riofreddo e Ville.
Il borgo di Balze si trova ai piedi del Monte Fumaiolo,
vicino alle sorgenti del Senatello e
a quelle più note del fiume Tevere.
Nella località si può ammirare, all'interno della Chiesa
di S. Maria Assunta, una paia policroma
invetriata in
terracotta appartenente alla bottega di Andrea della Robbia
e raffigurante la Madonna in trono con Gesù Bambino e i
Santi Giovanni Battista e Antonio abate.
Negli ultimi anni Balze è diventata meta di turisti in cerca
di temperature più miti e di piacevoli escursioni nelle vicine
località come per esempio: le sorgenti del Tevere e del suo
"gemello" Savio, facilmente raggiungibili dalla strada provinciale
che porta ad Alfero, all'altezza del valico del Monte Fumaiolo.
Oppure alla cella ed Eremo di S. Alberico, meta di pellegrinaggi
e raggiungibile solo attraverso una mulattiera che conduce all'eremo.Il territorio è da sempre meta di visitatori che apprezzano le località e il paesaggio: area Monte Fumaiolo (con vincolo paesaggistico), area Comero, fiume Tevere, torrente Alferello; vi sono attrezzature per tempo libero e sport e vi è notevole ricettività alberghiera. Nuclei storici: Falera, Mantiane, Castefiane, Pastorale, Danicilio, mantengono in gran parte le testimonianze urbanistico-architettoniche, Di notevole interesse sono: l'Arco di Mantiane, il Casone ad Alfero, la chiesa di Nasseto, il Convento a Falera, la loggia a Mazzi, il cen.tro storico di Verghereto, nonché Balze e Cella. Suggestive sono le sorgenti del Tevere e del Savio.
Da visitare in zona Para le attività di lavorazione di pietra. Sul monte Fumaiolo vi sono piste da sci con impianti di risalita e piste per il fondo. Manifestazioni - Ad Alfero: festa Alpini, in giugno; palio dei Samori, in agosto; sagra della castagna, in ottobre. A Verghereto: ferragosto Vergheretino, Presepe vivente. A Balze: festa dell'Apparizione, in luglio; intrattenimenti estivi; festa sulla neve, in dicembre. A Montecoronaro: Sagra del cinghiale, in luglio; manifestazioni folcloristiche, in agosto; mostra interprovinciale cani da caccia, in luglio.
Il passo del Verghereto
Sono stati trovati reperti risalenti a circa 10.000 anni fa,
che testimoniano la presenza dell'uomo sin da tale epoca.
Toponimi quali Falera avvalorano l'ipotesi che nel territorio
del comune sono transitate (visto che il passo di Montecoronaro
è fra i più bassi dell'Appennino e a Verghereto cominciano le
vallate del Tevere e del Savio) le popolazioni preromane:
umbri ed etruschi.
I primi insediamenti umani stabili risalgono intorno all'anno 1000 e crescono intorno ai monasteri e ai luoghi religiosi, quali l'abbazia del Trivio e i monasteri di San Michele, Sant'Alberico, Cella. Alcuni documenti testimoniano l'esistenza dell'Abbazia di San Michele fondata da San Romualdo. La leggenda vuole che i pastori e gli abitanti di queste (allora) sperdute valli, non volendo accettare i sacrifici imposti dal Santo si ribellarono e lo bastonarono con le verghe dei boschi del luogo, da qui il nome alla località. Altri documenti dimostrano che nel 1371 Verghereto formava una comunità con Rocca e quasi un migliaio di abitanti governata dall'Abbazia di Sant'Angelo di Verghereto e protetta dal Conte Guido di Bagno di Romagna e da Azzo degli Ubertini.
Il territorio fino al 1400 era soggetto agli appetiti dei vari signorotti quali: Tarlati, Ubertini, Guidi e anche dei Della Faggiola e del suo esponente più conosciuto Uguccione. Agli inizi del secolo XV Firenze insidia la propria podestà sul territorio e Verghereto viene riconosciuto come sede podestarile; diviene cioè sin dal 1404 capoluogo. Nel 1923 il comune viene inserito nella provincia di Forlì.
I primi insediamenti umani stabili risalgono intorno all'anno 1000 e crescono intorno ai monasteri e ai luoghi religiosi, quali l'abbazia del Trivio e i monasteri di San Michele, Sant'Alberico, Cella. Alcuni documenti testimoniano l'esistenza dell'Abbazia di San Michele fondata da San Romualdo. La leggenda vuole che i pastori e gli abitanti di queste (allora) sperdute valli, non volendo accettare i sacrifici imposti dal Santo si ribellarono e lo bastonarono con le verghe dei boschi del luogo, da qui il nome alla località. Altri documenti dimostrano che nel 1371 Verghereto formava una comunità con Rocca e quasi un migliaio di abitanti governata dall'Abbazia di Sant'Angelo di Verghereto e protetta dal Conte Guido di Bagno di Romagna e da Azzo degli Ubertini.
Il territorio fino al 1400 era soggetto agli appetiti dei vari signorotti quali: Tarlati, Ubertini, Guidi e anche dei Della Faggiola e del suo esponente più conosciuto Uguccione. Agli inizi del secolo XV Firenze insidia la propria podestà sul territorio e Verghereto viene riconosciuto come sede podestarile; diviene cioè sin dal 1404 capoluogo. Nel 1923 il comune viene inserito nella provincia di Forlì.
Dove si trova Verghereto in Romagna?
Altezza sul mare: m 812
Distanza da Forlì: km 73
Frazioni di Verghereto:
Alfero, Balze, Riofreddo, Ville, Ville di Montecoronaro