Questa antica basilica è stata costruita nel XVI secolo la fastosa facciata fu modificata nella seconda metà del XVIII secolo dall'architetto Camillo Morigia. L'interno, grandioso e solenne, è diviso in tre navate con un ampio transetto sormontato da un'alta cupola. Nel lato sinistro del transetto si trova una scultura di marmo in bassorilievo raffigurante la vergine Maria in atteggiamento di orante. L'immagine è consciuta col nome di " Madonna Greca " poichè la tradizione la ritiene giunta qui miracolosamente proveniente da Costantinopoli.
A lato della chiesa l'ex monastero dei Canonici Lateranensi ospita la Pinacoteca comunale di Ravenna, con opere prevalentemente di autori romagnoli. Il fronte che affaccia sui giardini è formato dalla Loggetta Lombardesca, risalente al primo '500, con portico al piano terreno e loggia a quello superiore.
La Madonna Greca e' un lavoro bizantino, scolpito sopra una tavola di marmo pario, di forma rettangolare. Secondo le Carte Portuensi, l'8 aprile, domenica in Albis del 1100, apparve all'alba sulle rive dell'Adriatico, l'effigie della Vergine Maria, sorretta da due angeli che reggevano delle fiaccole. Si racconta che solo Pietro degli Onesti fra i presenti aveva potuto accostarsi alla sacra immagine. L'arrivo della Madonna fu considerato un grande evento miracoloso che provocò un pellegrinaggio di ravennati che accorrevano a rendere omaggio alla vergine venuta dal mare.
Pietro degli Onesti istituì una processione nella Domenica in Albis in memoria del prodigioso arrivo della Vergine. Raccomandò la santificazione di tutti i sabati, ma in particolare dei sette sabati che precedevano la Domenica in Albis.