Basilica di San Probo, Ravenna.

Si trovava a circa 190 metri, a sud-est dell'abside della basilica di S.Apollinare in Classe. La si ritenne costruita da Probo II, vescovo di Ravenna nella seconda metà del IV sec. ma sembra che il primitivo impianto basilicale vada fatto risalire a non prima del V sec. Il titolo di San. Probo fu assunto secondo alcuni in dipendenza del nome del costruttore, secondo altri dalle reliquie di Probo I che l'arcivescovo Massimiano, dopo aver compiuto grandi lavori di sistemazione, vi aveva collocato. Misurava circa 70 m. di lunghezza e 32 di larghezza; era dotata di un transetto con estremità absidate ed era preceduta da un'ardica e da un quadriportico. Ebbe importanza primaria nei confronti delle altre chiese di di Classe. Qui erano sepolti i corpi degli antichi vescovi ravennati che poi, alla fine del X sec., passarono nella basilica Ursiana (Duomo di Ravenna ).

Dopo questo trasferimento la chiesa fu abbandonata, divenne un ricovero per il bestiame e per i cacciatori finchè, premuta dal bosco circostante, ne fu divorata e scomparve. La pianta è stata rivelata dal Cortesi nel 1964.