Conosciamo Dozza - di Imola
Gran parte della storia di questo paese è racchiusa
tra le mura della Rocca sforzesca,
un edificio a pianta esagonale che fu ricostruita da
Giorgio Marchesi ai tempi di Girolamo Riario e
quindi profondamente ristrutturata nella seconda
metà del XVI secolo dalla famiglia del cardinal Campeggi. All'interno si arriva attraverso un suggestivo ponte levatoio,
dal quale si possono ammirare i merli e le altre fortificazioni.
Le sale sono di grande interesse per la ricchezza degli arredi,
tra cui spiccano svariati ritratti dei personaggi di casa Malvezzi,
la famiglia che prese il posto dei Campeggi.
Tra questi un'importante tela di Pier Francesco Cittadini
intitolata proprio La famiglia Malvezzi,
mentre altri ritratti sono opera di Felice Torelli.
All'interno della Rocca si trovano anche un
museo della civiltà contadina,
l'importante enoteca regionale
(con un'interessantissima raccolta di vini) e materiale
raccolto tra gli artisti che hanno partecipato al
concorso nazionale del muro dipinto.
Nata nel 1960, questa manifestazione č divenuta
biennale nel 1965 e si svolge nella prima quindicina
di settembre: gli artisti, che arrivano da tutto il mondo,
affrescano le pareti del centro storico in un clima
di grande simpatia con gli abitanti di Dozza e i visitatori.
Di grande rilievo anche la chiesa parrocchiale dell'Assunta,
le cui prime notizie risalgono alla prima metà del XII secolo.
Numerosissimi gli interventi successivi, tra cui uno
particolarmente importante avvenuto alla fine del XV secolo,
mentre un certo lavoro di restauro è stato fatto anche
tra il 1942 e il '45.
Tra i numerosi dipinti custoditi all'interno si segnala una tavola
del 1492 firmata da Marco Palmezzano e intitolata
Madonna col bambino, San Giovanni Battista
e Santa Caterina. La chiesa dell'Assunta ospita anche una
lunetta romanico-bizantina raffigurante la Madonna,
mentre a fianco dell'edificio si trova
un interessante museo di arte sacra.
Per gli amanti della natura riveste un certo interesse il
Bosco della Frattona, una ventina d'ettari protetti
come riserva naturale.
Corpo Bandistico di Dozza e gli S' ciucaren
Fra le varie attrazioni folcloristiche di Dozza
bisogna parlare sicuramente del suo "Corpo Bandistico"
e dei suoi famosi e caratteristici "S'ciucaren " le fruste di Romagna
(persone che fanno fare alle fruste schiocchi particolari).
Questo gruppo č nato nel 1924 e attualmente č diretto
dal maestro Fernando Baroncini ; esegue sia musiche che danze. Naturalmente sono canzoni e melodie tipiche della Romagna
che venivano fatte quando uno dei pochi divertimenti era proprio
quello di ritrovarsi nelle aie dei casolari o nelle piazze per suonare,
cantare e ballare. Ancora oggi molti anziani che assistono agli
spettacoli della Banda fanno gli occhi lucidi per la commozione:
ripensano al loro passato e, forse, alla loro giovinezza ormai lontana.
Fa piacere vedere che all'interno del corpo bandistico ci sono
ancora delle persone legate alla fondazione del gruppo e
che poi via via sono state affiancate da varie
generazioni fino ai giorni nostri.
Questo gruppo viene chiamato per allietare molti momenti
di festa sia dozzesi sia di paesi vicini e vanta anche numerose
esibizioni all ' estero.
Quest'anno il corpo bandistico č stato addirittura invitato
al World Fest 2001 che avrà luogo dal 4 Aprile al 6 Maggio
a Bronson nel Missouri (Stati Uniti).
Il Festival vedrà la presenza di corpi bandistici di tutto
il mondo nel parco attrazioni di Bronson.
Per il gruppo di Dozza questo invito č un grande
onore e siamo certi che anche dall'altra parte dell'Oceano
Atlantico gli S'ciucaren e i musicisti dozzesi sapranno
farsi onore, divertendo il pubblico americano.
La storia di Dozza
Alla fine del secolo scorso nella zona di Toscanella furono
rinvenuti i resti di un villaggio dell'età del bronzo,
segno di quanto antichi fossero i primi insediamenti in
questa parte del comune. Molto più recenti,
invece le notizie sul centro di Dozza, il cui nome
deriverebbe dalla parola Ducia con cui
si indicavano i condotti per trasportare l'acqua.
Già nel XII secolo Dozza era sotto il dominio della
Chiesa imolese, per poi acquistare un proprio
spessore autonomo di comune.
Chiusa questa esperienza, la cittadina passò,
dopo essere stata saccheggiata dai soldati di
Ottone IV di Sassonia, sotto il dominio prima
dei bolognesi e quindi degli imolesi.
Č durante l'alternarsi di queste dominazioni che sorse la Rocca.
Passata nuovamente sotto il dominio della
Chiesa per mano del cardinale Albornoz (1361),
il paese divenne poi terra di conquista nel
XV secolo per diverse importanti famiglie:
prima gli Alidosi, poi i Manfredi, poi Girolamo Riario,
alla cui vedova, la celebre Caterina Sforza,
toccò il compito di rinforzare la Rocca e
gli altri presidi per difendere Dozza dalla campagna
di Romagna portata avanti dalle truppe di Borgia.
Ma tutto questo servì soltanto ad allungare l'agonia
del paese: sottomessa alla Santa Sede nel 1505,
Dozza venne quindi ceduta dal pontefice al cardinale
Campeggi la cui casata mantenne fino all'estinzione,
avvenuta nel 1728, il dominio di Dozza. Poi subentrò un'altra famiglia bolognese, quella dei marchesi Malvezzi,
che per diritto ereditario mutò il nome il Malvezzi Campeggi.
Dove si trova Dozza ?
Altezza sul mare: m 190
Distanza da Imola: km 12,5
Frazioni: Toscanella.