Le principali attrattive di Casola Valsenio
Nel capoluogo i più importanti luoghi,
edifici e monumenti sono:
Torre di Galbetto (sec. XV),
edificio dell'originario borgo medioevale.
Piazza Luigi Sasdelli,
la più antica piazza del paese,
chiusa anche sul lato nord-ovest fino al 1957.
Via G.
Matteotti, antica strada
su cui si affacciavano locande,
osterie, botteghe, calzolerie, ecc.
Torre civica detta dell'Orologio
che vi fu collocato nel 1560
per non vivere più (a benefizio di natura).
Chiesa arcipretale dell'Assunta (sec. XVI),
con pregevoli stucchi. Monumento ai Caduti (1923),
opera bronzea di Cleto Tomba.
Monumento ad Alfredo Oriani (1959),
opera in bronzo di Angelo Biancini.
Chiesa di S. Francesco detta dei Frati (1823),
dell'architetto Pietro Tomba.
Monumento al granatiere G. Nembrini,
stele in ceramica di Leandro Lega.
Chiesa di Sopra (sec. XIII),
resti murari e campanile a vela
della chiesa dell'antico castello
di Cásola sovrastante il paese.
Percorrendo la strada statale 306 dal confine nord
verso sud si incontra: l'Abbazia di Valsenio (sec. X),
complesso benedettino di particolare pregio architettonico.
Il Cardello, casa museo dello scrittore
Alfredo Oriani (1852-1909)
costituisce un raro esempio
di abitazione signorile romagnola.
Oriano (sec. XIII), nucleo fortificato
con architettura molto antica.
Santuario della Rivacciola (sec. XVIII)
in cui si venera un'immagine
miracolosa della Beata Vergine.
Chiesa di S. Apollinare (sec. XIV)
conserva una pregevole tavola
del pittore Innocenzo da Imola.
Su un poggio a sud-est del paese si trova
la massiccia torre di Ceruno (sec. XIV),
nido della consorteria dei Ceronesi che dominarono
la valle tra il XV e il XVI secolo.
Lungo lo spartiacque tra Senio e Santerno
si erge Monte Battaglia (m. 715 slm),
rocca medioevale (sec. XII) recentemente
restaurata e famoso obiettivo della
seconda guerra mondiale conteso da partigiani,
alleati e tedeschi.
Ai piedi della torre č collocato
il Monumento alla lotta di Liberazione,
opera in bronzo del faentino Aldo Rontini.
In frazione Zattaglia si trova il sacrario
del Gruppo di Combattimento Friuli.
Di interesse anche la Vena del gesso,
formazione gessoso-solfifera con minerale
variamente cristallizzato che conferisce
alla roccia un caratteristico luccichio
che le è valso il nome di pietra di luna.
La vena è interessata da fenomeni
di carsismo con grotte,
doline ed inghiottitoi.
Famosa è la Grotta del re Tiberio (m 306)
per le sue leggende e per le tracce
di presenza umana in epoca preistorica.
Da non perdere il Parco e la tenuta del Cardello
che costituiscono un insieme di valore storico,
culturale ed ambientale e il giardino officinale,
realizzato vicino al paese nel 1974
dalla regione Emilia-Romagna con la
collaborazione del professor
Augusto Rinaldi Ceroni, che raccoglie
piante aromatiche, medicinali,
da essenza e da cosmesi.
La storia di Casola Valsenio
Abitata girò in epoca preistorica,
la valle del Senio fu colonizzata
solo alla fine del primo millennio
con la fondazione di abbazie benedettine,
tra cui quella di Valsenio.
Dal XIII secolo in poi cresce l'importanza
del piccolo borgo di Casola in cui confluirono
i fuggiaschi dall'omonimo
castello bruciato dai faentini nel 1216.
L'abitato, sorto su un terrazzo naturale
sovrastante il fiume Senio in corrispondenza
della confluenza del Rio Casola,
si ampliò lentamente verso sud lungo
il ciglione che segue la riva sinistra del fiume.
Dal secolo XIV in poi e fino alla metà dell'800,
Casola seguì le sorti del contado imolese
di cui conserva tuttora l'appartenenza alla diocesi di Imola.
La seconda guerra mondiale e l'esodo delle famiglie
mezzadrili hanno sconvolto strutture e sistemi
secolari determinando un nuovo assetto
sociale ed economico.
Dove si trova Casola Valsenio ?
Altezza sul mare: m 195
Distanza da Ravenna: km 60
Frazioni: Zattaglia