La chiesa di San Michele in Africisco di Ravenna , la cui costruzione fu finanziata, come del resto avvenne per San Vitale, dal banchiere Giuliano Argentario e da un personaggio di cui non si sa molto, chiamato Bacauda, si trova a Ravenna in Piazza del Mercato; l’interno è stato trasformato: l’abside mostra bei mattoni cosiddetti "giulianei" del periodo cioè di Giuliano Argentario (sec. VI), colui che è raffigurato col vescovo Massimiano e altri dignitari in S. Vitale a fianco dell’Augusto Imperatore Giustiniano.
San Michele fu consacrata nell’anno 546 dal vescovo Massimiano. Lo splendido mosaico, di cui l'abside era ornata, acquistato nel 1843 dalla corte di Prussia fu venduto al Kaiser Guglielmo II e si trova dal 1904 al Bode Museum di Berlino.
Ricordiamo che San Michele era dotato di un antico orologio meridiana su cui si regolavano tutti gli orologi della città di Ravenna; sempre presente la fuga del tempo e il momento di presentarsi al pesa anime San Michele Arcangelo. Nel campanile del sec XV, una lastra in terracotta raffigurante una deposizione, ricorda il luogo ove i morti sostavano prima dell’inumazione.
Etimologicamente, il termine Africisco parrebbe in relazione con la Frigia, regione dell'Asia Minore; localmente indicava il quartiere nel quale sorgeva la chiesa.