Italia in miniatura è il parco tematico per eccellenza, unico nel suo genere che permette ai visitatori di camminare tra le meraviglie dell'Italia ricostruite esattamente in miniatura. Il parco si trova a Rimini in via Via Popilia, 239 - S.S. 16 "Adriatica" - Km. 197 47900 Viserba di Rimini.
La storia di Italia in miniatura
Italia in Miniatura fu inaugurata a Rimini il 4 luglio 1970: la giornata era piovosa; una cinquantina di miniature erano in mostra, lungo uno stivale ancora piuttosto brullo e privo di montagne, circondato dai binari di un trenino.
A bordo del trenino, gli invitati guardavano dipanarsi questa strana Italia, con un misto di incredulità e di stupore. Il termine "parco tematico", del resto, non era ancora entrato a far parte del nostro vocabolario. Da allora i tempi sono molto cambiati: Italia in Miniatura anche.
Oggi, lo scenario che si presenta al turista in Romagna è davvero straordinario. Su di un’area complessiva di 85.000 mq nella quale è intagliato profilo dello stivale Italiano - ovviamente in dimensioni più ridotte di quelle vere -, “soggiornano” oltre a 270 perfette miniature, per la maggior parte in scala da 1:25 a 1:50, incorniciate da fiori, prati e bonsai e corredate da treni, autostrade, cabinovie, navi, porti e aeroporti, anch’essi miniaturizzati, che completano e movimentano il percorso.
E inoltre, al di là delle Alpi, “oltre confine”, una piccola Europa, nonché giochi ed attrazioni esclusive, spesso realizzate su progetti originali, elaborati in seno all’organizzazione del Parco romagnolo.
Italia in Miniatura, infatti, è dotata di una grande officina sotto il Monte Bianco (quello finto) e di una società di produzione, nella quale lavorano autentici specialisti altamente qualificati, capaci di realizzare, con l’ausilio di ingegneri ed architetti, qualsiasi “diavoleria”. Basti citare il treno su monorotaia “Arcobaleno”, inaugurato il 18 Luglio 1987; “Venezia”, con il suo Canal Grande e Piazza S. Marco, fedelmente riprodotti ad un quinto delle reali dimensioni (1992); Piazza Italia (1994), l’ottovolante acquatico “Canoa” (1991); “Pinocchio”, il viaggio dentro una delle più note fiabe italiane (1993).
Oggi Italia in Miniatura con i suoi oltre 500.000 visitatori annui, costituisce una delle più significative sedi di attrazione e richiamo turistico per il divertimento in Romagna a livello nazionale.
Ivo Rambaldi decide di realizza Italia in miniatura
Nella seconda metà degli anni '60, Ivo Rambaldi all’epoca titolare di un’Azienda di impianti termosanitari ed appassionato cultore di viaggi, storia e arte - trovandosi in gita all’estero, visitò un Parco in miniatura.
Si racconta che, quel giorno, Rambaldi fu “rapito” dall’idea di realizzare un Parco del genere in Italia, ancora più bello di quello che aveva visto. Ci pensò e ripensò, poi cominciò a darsi da fare: scrisse lettere, fece telefonate e visitò ditte in diverse parti d’Italia, alla ricerca del materiale adatto per costruire manufatti che potessero rimanere all’aperto, esposti all’acqua, al sole, al caldo e al freddo, senza deteriorarsi. Studiò, si documentò e condusse vari esperimenti. Abolì il legno, soggetto a deperimento, scartò la combinazione plastica-metallo, giudicandola non abbastanza “espressiva”, finché l’esperienza acquisita gli indicò che la schiuma di resina era la candidata più meritevole.
Si mise all’opera, riducendo l’attività delle sue imprese idrauliche, mano e mano che ingrandiva il laboratorio per costruire i monumenti in miniatura. Coadiuvato da un’équipe di 14 tecnici, 2 geometri e 4 professori, percorse oltre 27.000 km., per visitare e misurare personalmente, metro in mano, i monumenti da riprodurre.
Scattò oltre 6.000 fotografie, chiese disegni e mappe a tutte le Università Italiane. Il primo monumento realizzato fu quello di S. Apollinare in Classe qui in Romagna vicino Ravenna, forse in omaggio ai suoi luoghi nativi (Ivo Rambaldi era nato e risiedeva a Ravenna), poi ne seguirono altri.
Nel frattempo, cercò di individuare un terreno adatto, e la scelta cadde su Viserba di Rimini, a ridosso della Statale Adriatica; una posizione felice perché facilmente raggiungibile da molte località della Riviera Adriatica. E così fu. Dopo tre anni di assiduo lavoro e 300.000.000 £ di spesa, il 4 Luglio 1970, Italia in Miniatura nasce in Romagna. Nella prossima sezione conosceremo le tecniche per gestire e trattare tutto il verde botanico in cui sono immerse le miniature.
Le piante e alberi di Italia in miniatura
Conosciamo meglio quanta cura e quanta attenzione vengono rivolti al verde! Innanzitutto ci sono due tipologie di verde: quello di arredo normale e quello di complemento.
L'équipe che presiede a questa cura è composta da oltre 10 persone (che raddoppiano nel periodo estivo) ed è guidata da Marco Celli, perito agrario ed esperto del settore. A Italia in Miniatura occorre tener conto delle proporzioni delle miniature e dei piccoli spazi intorno ad esse: per questo motivo, la manutenzione del verde avviene in forma manuale e non meccanica. Le specie di piante presenti a Italia in Miniatura sono 2: le conifere (pini, cipressi, tuie, abeti e cedri) e le caducifoglie (pioppi e querce).
L'équipe che presiede a questa cura è composta da oltre 10 persone (che raddoppiano nel periodo estivo) ed è guidata da Marco Celli, perito agrario ed esperto del settore. A Italia in Miniatura occorre tener conto delle proporzioni delle miniature e dei piccoli spazi intorno ad esse: per questo motivo, la manutenzione del verde avviene in forma manuale e non meccanica. Le specie di piante presenti a Italia in Miniatura sono 2: le conifere (pini, cipressi, tuie, abeti e cedri) e le caducifoglie (pioppi e querce).
Ogni anno vengono acquistate più di 10.000 piantine, dalle viole del pensiero alle primule, dalle begonie ai gerani, dalle petunie alle lobularie marittime, dalle lobelie alle nicotiane, ecc... e le piantagioni hanno luogo in due tempi diversi, per garantire una splendida fioritura in gran parte dell'anno. Fra i bulbi scelti per la piantagione ci sono quelli dei tulipani, giacinti, crochi e narcisi.
Fra le piante che maggiormente ammirano i visitatori di Italia in Miniatura ci sono dei piccoli alberi molto simili ai veri bonsai. In realtà si tratta di pini, cipressi, querce, tuie, pioppi e abeti che sono sottoposti ad una particolare tecnica colturale (controllo dello stato vegetativo della pianta, tagli adeguati, ecc...) che li rende e li mantiene in piccole dimensioni.
Con questa particolare tecnica non occorre effettuare lo svasamento della piante e neppure la potature delle radici e dei rami (come accade invece per i bonsai) perché basta intervenire sulla chioma della pianta, cioè solo sulla parte visibile.
Con questa particolare tecnica non occorre effettuare lo svasamento della piante e neppure la potature delle radici e dei rami (come accade invece per i bonsai) perché basta intervenire sulla chioma della pianta, cioè solo sulla parte visibile.